sabato 31 gennaio 2009

Incontro con i CITTADINI DI FILARE DI GAVORRANO

MARTEDI 3 FEBBRAIO 2009
ore 17,00

LOCALI CENTRO SOCIALE

INCONTRO CON

BORGHI MASSIMO
Presidente del Consiglio Provinciale

Candidato alle Primarie di Coalizione del 15 Febbraio

Sarà illustrato il Programma

PARTECIPATE

Incontro con i CITTADINI DI GAVORRANO

LUNEDI 2 FEBBRAIO
ore 17
LOCALI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

INCONTRO
CON

MASSIMO BORGHI

CANDIDATO ALLE PRIMARIE
DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA

SIETE INVITATI A PARTECIPARE


CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO ED APERTO SULLA CRISI ECONOMICA

Il 30 Gennaio nella sala Pegaso presso il Palazzo della Provincia di Piazza Dante si è tenuto il CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO ed APERTO sulla crisi economica che investe il Paese ed anche i nostri territori.
Molte le presenze quaqlificate del mondo economico della Provincia di Grosseto, a partire dal dott. Lamioni Vicepresidente della Camera di Commercio.
Il dibattito ha posto l'accento sul momento di grave crisi economica che morde in profondità il sistema economico grossetano.
In poco tempo abbiamo perso oltre 280 addetti in edilizia, la Dayco nell'area della Botte a Scarlino è praticamente chiusa, a conferma della crisi dell'auto, Tioxide ha problemi, Solmine rallenta la produzione con problemi a piazzare sul mercato l'acido solforico.
Stillicidio di licenziamenti nelle aziende artigiane piccole e medie della Provincia.
Bonifazi Sindaco di Grosseto ha parlato di quello che i comuni possono fare, investendo per quanto sia possibile in lavori pubblici.
La cgil attraverso l'intervento di Picci lancia l'allarme per il lavoro e per le condizioni di lavoro che si stanno creando.
Importante l'analisi fatta da Mauro Carri direttore dell'ANCE sulla situazione in edilizia, che ha colpito i presenti anche per la passione del suo intervento.
Il Presidente Scheggi ha lanciato l'idea di un tavolo permanente sulla crisi aperto a tutti gli Enti Locali, ai Sindacati , alle associazioni datoriali, alle rappresentanze di tutte le categorie produttive, dall'artigianato al commercio all'agricoltura, e che comprenda il sistema bancario.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE per bocca dei capigruppo consiliari Cutini (minoranza), Giordano (maggioranza), si è proposto come punto di riferimento per iniziative contro la crisi ed ha VOTATO ALL'UNANIMITA' l'idea del tavolo permanente.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Massimo Borghi concludendo i lavori ha detto: METTERE IL LAVORO AL CENTRO DI TUTTI I RAGIONAMENTI SULLA CRISI, PERCHE' IL LAVORO CREA LA VERA E SOLIDA RICCHEZZA DEI TERRITORI , LE PERSONE DEVONO ESSERE AL CENTRO DI OGNI AZIONE PERCE' SARANNO I SOGGETTI CHE PIU' PAGHERANNO I COSTI DELLA CRISI ECONOMICA, TENERE UNITE LE NOSTRE COMUNITA' E' IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI, LO DIVENTA ANCOR PIU' OGGI IN PRESENZA DI UNA CRISI CHE SARA' PROFONDA E TOCCHERA' TUTTI I SETTORI E LA QUALITA' DELLA VITA DI TUTTI I CITTADINI.

Il Consiglio Provinciale Itinerante un lavoro DEL PRESIDENTE del CONSIGLIO della PROVINCIA di GROSSETO


Teatro di CASTELLAZZARA, il Presidente del Consiglio Provinciale Borghi Massimo, presiede insieme al Sindaco di CASTELLAZZARA Marzio Mambrini, ed al Presidente della Provincia Lio Scheggi il CONSIGLIO PROVINCIALE congiunto al CONSIGLIO COMUNALE che ratificheranno l'accordo di programma tra Comune di CASTELLAZZARA e Provincia di GROSSETO, per lo sviluppo dei piccoli Comuni e delle zone depresse.

giovedì 29 gennaio 2009

Una RIFLESSIONE sulla richiesta di UNITA' che i CITTADINI chiedono alla POLITICA

In una uggiosa giornata invernale, mentre fuori dalla finestra la pioggia, fredda e pungente come aghi, inzuppa uomini e cose, mi trovo a riflettere sul concetto di educazione politica e di educazione alla politica, di UNITA’ della SINISTRA e del CENTROSINISTRA di DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE.

La riflessione mi si è presentata spontanea dopo aver sentito parlare in televisione di INCIUCIO, di QUESTIONE MORALE e delle quotidiane beghe della politica italiana fatta oramai di SLOGAN buoni per un giorno e di SIDERALE LONTANANZA DAI REALI PROBLEMI DEI CITTADINI.

Tutto questo nasce a mio parere, da una ragione profonda, storica e politica: l’Italia è stato l’unico paese dell’Occidente in cui la democrazia non è stata edificata dalla borghesia liberale illuminata, parte della quale aveva aperto le porte al fascismo, sino ad esserne annientata senza riuscire più a risorgere, ma dai dirigenti e dall’intenso lavoro politico dei grandi partiti di massa PCI, DC, PSI, nati, cresciuti e radicati nel tessuto del nostro paese grazie alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione dal Nazifascismo.

Questo spiega tanta cose: l’avventurismo della Destra al governo, la sua mancanza di senso dello Stato e dell’ Interesse nazionale, LA VOCAZIONE A DIVIDERE IL PAESE, DI DIVIDERE IL NORD DAL SUD, DI DIVIDERE LE COMUNITA’ TRA BUONI E CATTIVI, TRA NORMALI E DIVERSI, ANCHE CON TENTAZIONI ANTIDEMOCRATICHE CHE SI RIVERBERANO NELLA VOGLIA DI CAMBIARE SOSTANZIALMENTE LA CARTA COSTITUZIONALE.

La LEZIONE DELL’UNITA’, del RISPETTO PER LE ISTITUZIONI, dell’ETICA DELLA RESPONSABILITA’, l’ho appresa in anni di MILITANZA POLITICA, dall’insegnamento di grandi personaggi di formazione comunista, come GRAMSCI, TOGLIATTI, IOTTI, BERLINGUER, LONGO, PAJETTA, AMENDOLA, INGRAO, o di formazione socialista come BOBBIO, PERTINI, DE MARTINO, LOMBARDI, NENNI, o cattolici come MORO, LA PIRA, DE GASPERI, ZACCAGNINI, SCALFARO, laici come SARAGAT, UGO LA MALFA, PARRI, ma soprattutto mi è stata impartita da uomini e donne umili, che quotidianamente hanno contribuito con il loro impegno, il loro rigore morale e la loro passione, alla costruzione dell’Italia moderna e della società democratica nella quale viviamo.

Chi, come me, ha avuto come maestri di politica e di vita uomini e donne che erano cosa diversa cosa diversa dal “CETO POLITICO AUTOREFERENZIALE” che oggi domina la politica in tutti i settori ed a tutti i livelli, uomini e donne che erano capi naturali e riconosciuti di un popolo, i simboli della passione e della speranza di UNITA’ e di riscatto della gente veri e propri compagni della vita dura ed aspra che la gente conduceva, PARI tra PARI, può capire a cosa mi riferisco.

Solo chi ha militato, in un GRANDE PARTITO DI MASSA, POPOLARE, UNITO, COESO, ne ha condiviso VITTORIE e SCONFITTE, ha LOTTATO, STUDIATO, APPROFONDITO, temi in quella vera e propria SCUOLA DI POLITICA al SERVIZIO della gente, di senso dello stato, delle istituzioni, di COESIONE SOCIALE, può capire il senso di smarrimento che oggi mi coglie davanti a quella che SI AUTODEFINISCE LA CLASSE DIRIGENTE della Seconda Repubblica che quotidianamente DIVIDE IL PAESE, mette a repentaglio l’UNITA’ della nazione e dimostra scarso senso delle ISTITUZIONI e dello STATO.

La memoria in questi momenti corre a loro, al loro esempio, al LORO ESSERE UMILI ed allo stesso tempo GRANDI e ILLUMINATI MAESTRI DI VITA per una GENERAZIONE COME LA MIA, e mi perdonerà il lettore se oggi voglio ricordarli con AFFETTO e con l’ORGOGLIO di averli conosciuti e di aver con loro percorso una parte IMPORTANTE della mia vita, quella in cui MI SONO FORMATO ed ho iniziato a capire le cose del mondo, della politica, delle istituzioni.

Un ringraziamento particolare ad ARNALDO SENESI, MARIO GARBATI, IRIS TOTTI, LIDIA CAPPELLINI, LEA BONGINI, RENATO ROSSINI, EVERO GIUSTI, BONGINI ERNOTTE, LEDIO LASTRETTO, RINO CIALDINI, ed a tutti coloro che nella loro vita hanno seminato GRANI DI DEMOCRAZIA, di PARTECIPAZIONE, di UNITA’ nella DIFFERENZA, di LIBERTA’, con la consapevolezza che molti germogli sono sbocciati e che altri ancora sbocceranno indipendentemente dalle gelate della politica attuale.

QUESTI VALORI STO REINCONTRANDO NEI CONTATTI CON QUELLO CHE SENTO ESSERE “LA MIA GENTE” IN QUESTA NUOVA AVVENTURA CHE SONO PER ME LE PRIMARIE DI COALIZIONE DEL 15 FEBBRAIO, IN QUESTO MODO COLGO LA RICHIESTA DI UNITA’ , DI COESIONE DI RICOSTRUZIONE DI PERCORSI PARTECIPATI DI COSTRUIRE INSIEME ALLA COMUNITA’ UN NUOVO GOVERNO PER GAVORRANO.

mercoledì 28 gennaio 2009

UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE

MERCOLEDI 11 FEBBRAIO

Ore 20,00

LOCALI DEL RISTORANTE

“QUO VADIS”

Via MARCONI BAGNO DI GAVORRANO

CENA DI SOTTOSCRIZIONE

PER PAGARE LE SPESE DELLE PRIMARIE DI COALIZIONE

Sarà presente il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

MASSIMO BORGHI

CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL 15 FEBBRAIO

PER PRENOTARSI CHIAMARE I SEGUENTI NUMERI TELEFONICI

3492137932-3385915198

Una riflessione sulla CRISI e sulle POLITICHE SOCIALI

La grave crisi economica che sta investendo l’intero mondo occidentale, è solo all’inizio, nei prossimi mesi, come sostengono tutti gli economisti sarà ancora più profonda, tutti dobbiamo essere coscienti che sarà la crisi più profonda e dura vissuta dal nostro paese nel dopo guerra.

Si tratta di una PROFONDA CRISI DI SISTEMA, e non di una delle crisi cicliche a cui il capitalismo ci ha abituato negli ultimi sessanta anni.

E’ la crisi del LIBERISMO ESASPERATO, SENZA VINCOLI, NE REGOLE, la crisi di un modello che inaugurato dalla presidente degli Stati Uniti Ronald REGAN negli anni 80 era diventato un modello per tutto l’occidente.

Lo sviluppo e la ricchezza si sono basati su un mercato SENZA REGOLE ed oggi la crisi morde la carne viva delle varie società nelle quali ha prevalso la logica dell’arricchimento finanziario, rispetto ALLA RICCHEZZA CREATA CON SOLIDITA’ DAL LAVORO.

I CETI POPOLARI, pensionati, famiglie monoreddito, uomini e donne con contratti precari, disoccupati, malati, pagheranno duramente la crisi, che renderà ancora più negativa la loro possibilità di spendere e quindi sempre più donne ed uomini scivoleranno sotto la soglia di povertà.

Basta visitare, come ho fatto spesso le così dette mense dei poveri, gestite per lo più da ORGANIZZAZIONI DEL VOLONTARIATO CATTOLICO, COME LA CARITAS, per rendersi conto che sono ormai frequentate da cittadini che solo sino a pochi mesi fa facevano parte del ceto medio e vivevano una vita forse non agiata, ma normale dal punto di vista economico.

LA DOMANDA CHE SORGE SPONTANEA AD UNA PERSONA che come me si trova ad essere CANDIDATO ad ELEZIONI PRIMARIE, e che se i cittadini vorranno potrebbe divenire il SINDACO della nostra COMUNITA’ è immediata: COSA PUO FARE UN COMUNE PER DARE UNA MANO AI PROPRI CITTADINI IN DIFFICOLTA’ ED IN PRESENZA DI UNA CRISI COSI’ PROFONDA ?

La risposta è molto complessa, anche se viene naturale dire PUNTIAMO TUTTO SULLE POLITICHE SOCIALI.

Dobbiamo essere sinceri, lo richiede il momento difficile che stiamo attraversando, ed il momento difficile che i COMUNI stanno vivendo, con BILANCI TAGLIATI DAL GOVERNO BERLUSCONI, e con sempre minore possibilità di spesa anche per LE POLITICHE SOCIALI.

Penso che l’impegno maggiore sarà quello di lavorare duramente per reperire risorse LIBERE DA VINCOLI per SVILUPPARE POLITICHE SOCIALI all’altezza dei tempi che stiamo vivendo.

Oggi sono sempre più NUMEROSI I CITTADINI CHE HANNO BISOGNO DI RISPOSTE AI PROBLEMI SOCIALI.

Penso agli ANZIANI SOLI ED AMMALATI, ai quali garantiamo un’ assistenza che non ha uguali rispetto ad altre zone della Provincia di Grosseto, penso ai contributi che vengono elargiti PER IL DIRITTO ALLO STUDIO, penso agli sforzi per far COSTRUIRE CASE POPOLARI, penso a tutta una serie di servizi che nonostante le difficoltà il COMUNE EROGA.

Non possiamo pensare AD AUMENTI DI TASSE E TARIFFE per non GRAVARE SULLE FAMIGLIE GIA’ IN DIFFICOLTA’, quindi l’unica cosa che mi sento di promettere E’ UN LAVORO SERIO, CONTINUO, perché almeno non si torni indietro rispetto AI LIVELLI RAGGIUNTI DAI SERVIZI SUL TERRITORIO, ed un impegno mirato e profondo per poter reperire fondi da destinare ALLE POLITICHE SOCIALI, per combattere le NUOVE POVERTA’ e le PRECARIETA’ sempre più presenti.

Ritengo demagogico fare promesse in una situazione di estrema CRISI GENERALE, perché ritengo che la BUONA POLITICA, e soprattutto LA BUONA POLITICA AMMINISTRATIVA si basi sul DIRE LA VERITA’ AI CITTADINI, perché acquisiscano la CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE.

CREDO CHE VIVERE LA PROPRIA CITTADINANZA IN MODO CONSAPEVOLE SIA UNA RICCHEZZA PER TUTTI E UNISCA LA COMUNITA’ AL PROPRIO COMUNE, ED INSIEME SI POSSA RAGIONARE E TROVARE RISPOSTE SERIE CHE AIUTINO TUTTI AD AFFRONTARE LA CRISI IN MANIERA COESA.

Un importante MOMENTO ISTITUZIONALE


Consiglio Provinciale Straordinario ed aperto per la FESTA DELLA TOSCANA Presieduto dal Presidente del Consiglio MASSIMO BORGHI, con gli Assessori Provinciali DINO SECCARECCI ora Sindaco di Pitigliano e SERGIO BOVICELLI, mentre interviene ANNARITA BRAMERINI ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE ED ALLE POLITICHE ENERGETICHE.

martedì 27 gennaio 2009

Vivere in PACE, DEMOCRAZIA, LEGALITA', nonostante tutto è ANCORA POSSIBILE

Il Presidente del Consiglio della Provincia di Grosseto partecipa ad un Forum su PACE, DEMOCRAZIA, LEGALITA'.
"Battersi per affermare questi valori, farlo ogni giorno, è necessario per garantire un futuro di dignità a tutti, soprattutto alla ragazze ed ai ragazzi"

lunedì 26 gennaio 2009

La FONDAZIONE CAPONNETTO per la lotta contro LE MAFIE SOSTIENE MASSIMO BORGHI


Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nell’apprendere che Massimo Borghi attuale Presidente del Consiglio Provinciale di Grosseto abbia deciso di non abbandonare la politica alla scadenza del suo prestigioso incarico ma anzi, si stia impegnando in una “sfida” ancora più forte mettendo la sua esperienza e la sua professionalità a disposizione dei Cittadini del Comune di Gavorrano. Quello che ci muove a sostenere la candidatura di un politico di tale levatura morale non è soltanto la conoscenza che abbiamo avuto nel corso del tempo di una persona particolarmente attenta al tema della legalità, ma anche un concreto esame dei diversi punti programmatici con i quali intende presentarsi ai suoi concittadini. Il filo comune che lega le differenti aree d’intervento proposte da Borghi consiste nella partecipazione dei Cittadini al governo democratico del territorio attraverso l’introduzione di strumenti quali il bilancio sociale, i consigli di frazione e i diversi strumenti previsti da agenda 21 perseguendo in tal modo, il principio dell’Etica della responsabilità. In quest’ottica rientra anche l’impegno dichiarato di non volere gravare sui Cittadini dal punto di vista economico, dando rilievo all’importanza di ricercare fonti di entrata nuove, mirate ad uno sviluppo che arricchisca il territorio comunale e i suoi abitanti, ad una più equa redistribuzione delle risorse, ad una maggiore giustizia sociale. Ciò ci sembra particolarmente importante non soltanto dal punto di vista meramente economico ma anche nel senso di uno sviluppo moderno e sostenibile; pensiamo ad es. alle tante forme di energia rinnovabile. Riteniamo assolutamente necessario un impegno in tal senso anche nell'ottica di prevenzione delle numerose forme di usura che con l'attuale crisi globale potrebbero aumentare. E’ molto importante, secondo noi, l’impegno che Massimo Borghi ha sottolineato come fondamentale, circa il contrasto alla penetrazione della criminalità organizzata sul territorio della Provincia di Grosseto che ormai non può più dirsi “isola felice”. Questa attenzione è decisamente apprezzabile in quanto riferita ad un Comune come Gavorrano in forte espansione, con un territorio esteso tra costa ed interno che lo rendono particolarmente appetibile per fenomeni di riciclaggio. E’ altrettanto lodevole la volontà di sostenere in modo forte la sinergia tra Amministrazione Comunale e Forze dell’Ordine a tutela del rispetto della legalità nell’interesse dei Cittadini di Gavorrano. In questo senso anche la parte sugli appalti che mira alla realizzazione della piena libera concorrenza, dell'efficienza e della trasparenza accanto alla tutela dei lavoratori ci pare degna di nota. Vogliamo concludere rivolgendo ai Cittadini che presto si troveranno ad esercitare questo prezioso diritto del voto un pensiero del giudice Antonino Caponnetto che fortemente ci appartiene: “Rifiutate i compromessi. Siate intransigenti sui valori. Convincete con amore chi sbaglia”.

Purtroppo non siamo UN' ISOLA FELICE

Malavita? «C’è anche qui» Carovana antimafie, dibattiti ieri a Follonica e a Grosseto

GROSSETO. Ieri in Maremma la Carovana antimafie, un’iniziativa nata nel 1994 che da sette anni transita anche in Toscana, oltre che in tutta Italia, per sensibilizzare i cittadini alla legalità. Tre i furgoni e 9 i volontari partiti da Montecatini venerdì scorso e arrivati, dopo diverse tappe, ieri mattina a Follonica, dove hanno incontrato gli studenti delle superiori e presentato il libro di Federico Gelli, vicepresidente della regione Toscana, “La legge e il sorriso”. Nel pomeriggio la carovana è ripartita per Grosseto dove ha fatto tappa al supermercato Coop di via Inghilterra, che per l’occasione ha messo in vendita i prodotti delle aziende agricole confiscate alla mafia, aderenti all’associazione Libera, e si è poi riunita in Comune. Qui Maurizio Pascucci dell’Arci, una delle associazioni promotrici, ha ricordato che in Toscana la presenza della carovana non è meno importante che in Sicilia, Calabria e Campania. «La Toscana non è terra di mafia - ha spiegato - ma vi sono comunque presenti le sue attività, dal caporalato allo smaltimento illegale dei rifiuti, dal gioco d’azzardo alla prostituzione». Massimo Borghi, presidente del consiglio provinciale, ricordando che Gavorrano ha conosciuto il primo morto per mafia, e fino ad oggi l’unico, sul territorio grossetano ucciso nel 1991 a Gavorrano, ha ribadito la presenza della malavita organizzata in Maremma segnalando anomalie nel campo delle Rta, le residenze turistiche alberghiere «che, spesso, nascondono riciclo si denaro sporco», nell’acquisto sospetto di intere aziende vitinicole, e nell’edilizia intensiva».
L’assessore alla Partecipazione, Simone Ferretti e il presidente del consiglio comunale, Giovanna Stellini, hanno ricordato che l’impegno del Comune verso la legalità è avviato sulla strada dell’adesione a “Avviso pubblico” la rete di enti locali per la formazione civile contro le mafie. Il cui presidente, Andrea Campinoti, ha spiegato: «Occorre affrontare il problema non come un problema di ordine pubblico o di sicurezza urbana, ma con un’azione politica forte e questo è possibile grazie a un avanzamento della coscienza civile». La giornata si è chiusa con una “cena della legalità” al circolo Arci Khorkanè.
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domenica 25 gennaio 2009

Un ragionamento ed una IDEA PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

“Che sia individuale, che sia di gruppo, che avvenga in strada o tra le mura domestiche, la violenza contro le donne è uno dei crimini più bestiali ai quali siamo costretti ad assistere: non è solo un reato è anche il concretizzarsi di un messaggio culturale che, purtroppo, è ancora presente nella nostra società.

Basta soffermarsi un attimo ad ascoltare i ragionamenti che a volte si colgono in gruppi di giovani e meno giovani, di ogni ceto o classe sociale, per cogliere un’idea della donna come oggetto sessuale, adatta solo al soddisfacimento dell’uomo. Un uomo, peraltro, sempre più spiazzato dai cambiamenti, sempre più inadeguato ed impreparato a sentirsi rifiutare e quindi a volte portato, più o meno inconsciamente, alla violenza per appropriarsi di ciò che per cultura considera proprio.

Credo che anche l’immagine della donna come emerge dalla pubblicità o da alcune trasmissioni televisive finisca per influire sul comportamento di una parte della nostra società nel rapporto tra i sessi.

Negli anni Settanta, soprattutto dopo i drammatici fatti del Circeo, il movimento delle donne impose un grande dibattito a livello nazionale che certamente svegliò le coscienze e fece crescere tutti noi, aiutandoci a fare chiarezza sul tema della violenza sulle donne. Per mesi discutemmo del processo agli stupratori del Circeo ed in generale sul doppio processo che si verificava ogni qual volta una donna vittima di una violenza aveva il coraggio di denunciare: da una parte il processo penale, dall’altra quello morale che immancabilmente condannava le donne, definendole come causa della violenza, in una strana inversione delle parti in cui il carnefice era innocente e la vittima colpevole.

A distanza di 30 anni sono consapevole che i problemi in questo campo permangono, sia sul piano culturale che dei comportamenti, come sono consapevole che occorra ancora un lungo e profondo lavoro per avere una netta inversione di tendenza.

C’è però un segnale nuovo che mi è sembrato di cogliere e che forse è il frutto di quel grande lavoro fatto 30 anni fa dalle donne: oggi su questo tema si stanno interrogando in maniera autonoma gli uomini, come dimostrano prese di posizione abbastanza diffuse e l’appello dei 400 contro la violenza sulle donne.

Oggi la battaglia contro questo reato riguarda soprattutto gli uomini che debbono avere la forza ed il coraggio di condurla tra di loro, respingendo idee stereotipate e aiutando tutto il genere maschile ad un salto di qualità culturale profondo ed importante.

La rabbia che provo davanti agli episodi di violenza incontri non l’indignazione, ma la rabbia di altri uomini ed insieme si possa dare un contributo per debellare una bestialità degna di un medio evo che tutti a parole consideriamo lontano e passato”.

Ecco i motivi per cui l’ 8 MARZO 2008 ABBIAMO CONVOCATO IL CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA DEGLI UOMINI SULLE DONNE.

ABBIAMO APPROVATO UN DOCUMENTO ALL’UNANIMITA’ E DECISO UNA SERIE DI INIZIATIVE PER IL 25 NOVEMBRE 2008 GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE .

ABBIAMO RAGIONATO ASSIEME ALLE ASSOCIAZIONI DELLE DONNE CHE SI INTERESSANO DI QUESTO PROBLEMA, IL CENTRO DONNA DI GROSSETO, L’ASSOCIAZIONE OLYMPIA DE GAUGES CHE GESTISCE IL CENTRO ANTIVIOLENZA DELLA PROVINCIA.

ABBIAMO RAGIONATO CON L’ASSOCIAZIONE MASCHILE PLURALE, E CON LE SCUOLE, TENTANDO DI INNESCARE UN RAGIONAMENTO CULTURALE CHE PROVOCHI UNA INVERSIONE DI TENDENZA, E ASSUMENDOCI COME UOMINI LA RESPONSABILITA’ DELLA VIOLENZA SULLE DONNE.

SU QUESTA AMARA REALTA’ PREGHEREI LE FORZE POLITICHE DI NON INNESCARE POLEMICHE, NON SERVONO, PERCHE’ IL PROBLEMA NON E’ QUELLO DI STRAPPARE QUALCHE VOTO IN PIU’ O IN MENO MA QUELLO DI PRENDERE COSCIENZA E DI LOTTARE PERCHE’ CAMBINO I RAPPORTI TRA UOMINI E DONNE E VI SIA CONSAPEVOLEZZA PIENA DEL RISPETTO TRA SESSI.

LA PROPOSTA CHE FACCIO E’ L’APERTURA DI UNO SPORTELLO ANTIVIOLENZA NEL COMUNE DI GAVORRANO, COME ALTRI COMUNI HANNO GIA’ FATTO, UN LUOGO PROTETTO, DOVE LE DONNE POSSANO CHIEDERE AIUTO ED ESSERE ACCOLTE ED ASCOLTATE. METTENDO INSIEME GRUPPI DI DONNE E COMUNE, SI PUO’ DARE UNA RISPOSTA VERA PER PREVENIRE E COMBATTERE QUESTO REATO BESTIALE.

La violenza sulle donne è UN PROBLEMA DEGLI UOMINI

Il Presidente del Consiglio Provinciale di Grosseto BORGHI MASSIMO, con GIOVANNA STELLINI Presidente del Consiglio Comunale di Grosseto, al teatro degli Industri,Intervengono alle iniziative Contro la VIOLENZA degli UOMINI sulle DONNE il 25 Novembre 2008.

Incontro con la popolazione di POTASSA

MERCOLEDI 28 GENNAIO ORE 21 il candidato alle primarie di coalizione del 15 Febbraio MASSIMO BORGHI incontra la POPOLAZIONE DI POTASSA per parlare di programmi ed idee per Gavorrano.
L'incontro aperto a tutti si svolgerà nei locali DEL CENTRO SOCIALE ex-scuole elementari.
PARTECIPATE NUMEROSI

Una idea per il governo di Gavorrano le ENERGIE RINNOVABILI

Dobbiamo aprire una nuova frontiera nello sfruttamento delle ENERGIE che la natura ci mette a disposizione ENERGIE RINNOVABILI, PULITE, INESAURIBILI, A COSTO ZERO.

Dobbiamo fare una scelta chiara imposta dal certo esaurimento delle MATERIE FOSSILI che utilizziamo per produrre energia, PETROLIO, CARBONE e GAS, dai costi sempre più insostenibili per la loro distribuzione ed il loro utilizzo – basta pensare a quello che è successo nei mesi scorsi con l’aumento del petrolio e del gas.

Lo impone la COMPATIBILITA’ AMBIENTALE, perché l’uso delle energie tradizionali ha un forte impatto ambientale soprattutto per gli scarichi di anidride carbonica, e altre sostanze nocive nell’atmosfera.

Basta leggere con attenzione il PROTOCOLLO di KYOTO, per capire che si deve invertire la rotta e che scelte serie, chiare e decise debbono essere fatte, OGGI e non in un futuro lontano dai contorni indefiniti.

Lo stesso uso dell’ ENERGIA NUCLEARE, crea problemi non indifferenti, soprattutto per TRE QUESTONI PRINCIPALI:

1) L’ URANIO è un minerale in via di ESAURIMENTO ed ha costi altissimi.

2)La costruzione di CENTRALI NUCLEARI richiede tempi molto lunghi, anche 15 anni, e costi molto elevati soprattutto per quanto concerne la sicurezza.

3) Esiste il problema delle SCORIE NUCLEARI, perchè le BARRE DI URANIO che sono il cuore produttivo di energia del REATTORE NUCLEARE si ESAURISCONO ma rimanendo radioattive e pericolosissime si devono stoccare in siti molto particolari, SITI CHE SONO FORTEMENTE AVVERSATI DALLE POPOLAZIONI INTERESSATE, basti pensare ALLA GRANDE PREOCCUPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE QUANDO QUALCHE ANNO FA I GIORNALI PUBBLICARONO LA NOTIZIA CHE LA MAREMMA, LA NOSTRA TERRA, VENIVA INDICATA COME LUOGO POSSIBILE PER LO STOCCAGGIO DI SCORIE NUCLEARE.

4) Esiste il pericolo MOLTO SPESSO SOTTACIUTO per non creare ALLARME delle FUGHE RADIATTIVE dalle centrali, con impatto immediato sul territorio anche a distanze lontane, che prevedono misure di sicurezza ad alto impatto di allarme sociale come l’evacuazione di intere popolazioni e la decontaminazione dei territori in tempi lunghissimi.

QUESTE SONO ALCUNE DELLE MOTIVAZIONI PER CUI OGGI DOBBIAMO INCANALARE L’ENERGIA DEL SOLE , LA FORZA DEL VENTO, IL CALORE DELLA TERRA , per consentirne l’uso e per RILANCIARE LO SVILUPPO DEI TERRITORI DELL’ECONOMIA soprattutto in una fase di grave crisi economica.

E’ giunto il tempo di governare questi processi ricorrendo all’ETICA della RESPONSABILITA’, per cui le GENERAZIONI che detengono il POTERE ed alle quali spetta l’onere di GOVERNARE debbono lasciare alle generazioni future territori integri, vivibili, possibilmente migliori di come li hanno trovati.

I COMUNI possono fare molto in questo senso, grazie alle LEGGI dello STATO, alle NORME DELLA REGIONE TOSCANA, oggi è possibile attivare sui territori politiche di SVILUPPO DELL’USO DELLE ENERGIE RINNOVABILI.

Questo riguarda le scelte dei singoli cittadini per le loro civili abitazioni, riguarda le aziende per il loro fabbisogno energetico, riguarda gli ENTI LOCALI che possono anche autoprodurre energia pulita per i loro territori.

Il progetto “TOSCANA DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI” della REGIONE è lo strumento che permetterà lo sviluppo sui territori delle energie rinnovabili, ad esso si deve FARE RIFERIMENTO PER IL FUTURO, SARA’ COMPITO DEI TECNICI DIRCI QUALI ENERGIE SFRUTTARE, COME, DOVE POSIZIONARE GLI EVENTUALI IMPIANTI, SARANNO I CITTADINI CON PERCORSI DI PARTECIPAZIONE E DI CONDIVISIONE DELLE SCELTE AD AIUTARCI A DECIDERE PER IL BENE COMUNE, MA ALLA BASE DI TUTTO DOVREMO AVERE LA VOLONTA’ POLITICA DI FARE SCELTE IN QUESTO SENSO CHE MOLTI DI NOI RITENGONO FONDAMENTALE PER IL FUTURO.

sabato 24 gennaio 2009

Un pensiero sul VOLONTARIATO

IL VOLONTARIATO: LA MASSIMA ESPRESSIONE DI UNA COMUNITA’ SOLIDALE

Definire che cosa sia il Volontariato non è per nulla facile, perché ne esistono varie forme, perché non tutto il Volontariato è uguale, perché non esiste il Volontariato con la “V” maiuscola da confrontare con un presunto volontariato con la “v” minuscola.

Se partiamo dal presupposto che è la massima espressione della cultura della solidarietà e che contribuisce alla formazione dell’uomo solidale e del cittadino responsabile, una sorta di positivo interscambio all’interno della società, definire il Volontariato appare cosa semplice.

A mio modestissimo parere, e qui la penso come don Luigi Ciotti, se il Volontariato è solidarietà allora solidarietà e legalità sono il proseguimento della giustizia, e senza giustizia e affermazione dei diritti non vi è una società solidale.

Personalmente credo nell’utopia della fine del Volontariato, perché la solidarietà deve essere la norma e non un’eccezione, la massima espressione di civiltà è rappresentata dalla società solidale, dove c’è bisogno di tutti per cambiare la realtà, e tutti vi concorrono, con un fine ambizioso e, allo stesso molto semplice, rimettere la persona al centro di tutto, ridare anima alle nostre città pretendere politiche che diano un senso alla vita.

Per capire quello che ci succede intorno dobbiamo non solo essere solidali, ma anche “analfabeti” e quindi usare quotidianamente le nostre intelligenze per conoscere i nuovi bisogni, le nuove criticità, le nuove emarginazioni, e per poi poter intervenire, questo vale per tutti anche per i volontari e per le loro associazioni in qualunque campo operino.

Il Volontariato vive una grande dimensione etica, etica intesa come ricerca dell’autenticamente umano, etica intesa come corresponsabilità degli uni verso gli altri, etica intesa come affermazione del ciò che si è rispetto al ciò che si ha.

Quando lo stupore, la sorpresa, la gioia del darsi agli altri non colpisce più, allora dobbiamo fermarci e fare una profonda riflessione, perché anche il Volontariato può divenire un mestiere, quindi, serve a mio avviso, una formazione permanente anche per i volontari che metta a disposizione gli strumenti adatti a capire i mutamenti che sono intorno a noi e che incidono anche dentro di noi.

Io laico vorrei chiudere questo mio breve intervento con le parole di Papa Paolo VI “La politica è l’espressione più alta di volontariato” per ribadire che non abbiamo bisogno che la politica si impossessi del Volontariato ma che oggi più che mai c’è bisogno della politica che dia senso alla vita che guardi all’uomo come fondamento delle leggi e lo riporti veramente al centro della società.

Un abbraccio con tutto il cuore a tutti i volontari in qualunque campo e settore operino.

Basta Violenza


Per i bambini PALESTINESI ed ISRAELIANI che inconsapevoli del perchè CONTINUANO A MORIRE, POVERI INNOCENTI, VITTIME DELLA FOLLIA CHE APPARTIENE SOLO AGLI ADULTI.

Alcune idee del candidato Massimo Borghi da approfondire insieme

· Favorire la partecipazione dei cittadini al governo democratico del territorio, in percorsi di condivisione delle scelte introducendo strumenti appositi come il bilancio sociale, bilancio partecipato, consigli di frazione e tutti quegli strumenti previsti da agenda 21, seguendo il principio dell’Etica della responsabilità.

· Con la crisi economica i tagli ai bilanci degli Enti Locali, ed i vincoli posti dal governo Berlusconi, si prevedono anni molto duri per i Comuni.

Serve trovare fonti di entrata nuove che non gravino sui cittadini e che consentano di avere liquidità per fare investimenti sul territorio.

Penso allo sviluppo sul territorio delle energie alternative, solare, eolico, biomasse, calore del terreno, come previsto dal progetto della Regione Toscana “Toscana distretto delle energie rinnovabili”.

Dobbiamo far divenire i Comuni autoproduttori di energia sfruttando tutte le norme e le leggi sia statali che regionali, per uno sviluppo in linea con la sostenibilità ambientale, secondo i principi del protocollo di Kyoto.

· Vigilanza, e iniziative sul territorio per contrastare la penetrazione della criminalità organizzata sui territori della Provincia di Grosseto, secondo le linnee della Fondazione Caponnetto e di tutti coloro che si battono contro le mafie.

Gavorrano è un comune con un vasto territorio esteso tra costa ed interno, che lo rendono appetibile per alcune caratteristiche peculiari come sviluppo edilizio, sviluppo delle residenze turistico alberghiere, aziende vitinicole in espansione.

Sappiamo che proprio in questi settori la grande criminalità cerca di riciclare il denaro sporco, quindi grande sinergia tra Comune , Comando Provinciale dei Carabinieri, Questura per fare un lavoro comune che lanci un segnale chiaro di “territorio vigilato” e renda consapevole le popolazioni del problema dell’illegalità diffusa.

Introduzione del codice etico sugli appalti del Comune, in sinergia con gli altri comuni della zona, con le Province e le Regioni che ne sono già dotate.

Mettendo in discussione la logica degli appalti al massimo ribasso , che altera il mercato e molte volte scarica i problemi sui più deboli.

No ad appalti troppo grandi, ingovernabili legati per tempi lunghissimi ad una impresa o ad una cordata, ridando fiato alla libera concorrenza sui principi dell’efficienza e della trasparenza.

Introdurre il concetto dell’offerta economica vantaggiosa, alternativa all’appalto che si basi su tre parametri : salvaguardia e miglioramento ambientale, tutela dei diritti dei lavoratori, la qualità del servizio.

· Investire e valorizzare il lavoro e la professionalità dei dipendenti interni agli Enti Locali, in una logica di riappropriazione da parte del pubblico delle sue funzioni autentiche secondo criteri di sobrietà e di efficienza.

· Investire nelle politiche sociali a favore delle fasce più deboli, con particolare riferimento agli anziani, alle nuove povertà accentuate dalla crisi economica, alle nuove e vecchie emarginazioni e dipendenze che riguardano i giovani, per affrontare i problemi dei quali non serve la repressione ma dialogo continuo con loro e coinvolgimento pieno, pensando anche all’autogestione di spazi appropriati.

venerdì 23 gennaio 2009

Cosa penso del LAVORO

Il LAVORO è cosa importante e vitale per tutte le donne e gli uomini.
Per anni questo tema è scomparso dal linguaggio della politica, come se i VALORI MORALI legati al LAVORO, non esistessero più non avessero più significato, in una società dove prevaleva l’idea del denaro, della ricchezza e della bellezza come volano per l’uscita dei singoli dall’anonimato e per l’autoaffermazione personale.
Il LAVORO, ed i LAVORATORI produttori di VERA RICCHEZZA, grazie alla loro INTELLIGENZA ed anche alla loro FATICA sono stati trasformati in un inutile orpello di una società che ormai superata evocava un passato al quale nessuno sembrava più voler ricordare, confinati in un limbo e ritenuti marginali nelle dinamiche di una società tutta tesa all’individualismo, all’egoismo ed all’effimero.
La crisi che sta colpendo duramente il sistema finanziario mondiale, la conseguente crisi economica che ne conseguirà inevitabilmente, rilanciano in modo prepotente ed ineludibile il VALORE DEL LAVORO E DELLA SOLIDA RICCHEZZA PRODOTTA DAL LAVORO, come vero fondamento del benessere generale e del grande valore del lavoro come unico strumento per liberare uomini e donne dalla schiavitù del bisogno.
La parola lavoro deve però essere associata ad altre parole come DIRITTI, SICUREZZA,STABILITA’, perché si dia uno stop vero alle morti sul lavoro, alla precarietà di tante ragazze e ragazzi, al lavoro nero e sottopagato.
Di tutto questo parleremo in questa campagna per le primarie, lo faremo con gli studenti e con tutti i cittadini che saranno coinvolti nelle varie iniziative dove ribadiremo il concetto CHE I costituenti vollero al primo posto della nostra carta fondamentale la COSTITUZIONE “ L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO”

mercoledì 21 gennaio 2009

Consiglio Provinciale Straordinario Festa della Toscana 2006


Il Presidente del Consiglio Provinciale Borghi Massimo presenta al Consiglio Provinciale di Grosseto riunito in seduta solenne per la Festa della Toscana 2006 il SINDACO DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE DI GAVORRANO.

Insieme presiederanno la seduta del Consiglio Provinciale.

Bilancio Sociale : una scelta di democrazia partecipata

La decisione assunta alcuni mesi fa dal Consiglio Provinciale di dare il proprio assenso – convintamene ed all’unanimità- al processo di elaborazione e costruzione del BILANCIO SOCIALE arriva oggi ad una verifica importante del lavoro svolto.
In questi mesi un gruppo nutrito di dipendenti della provincia ha lavorato alacremente, ha studiato, ha scoperto una nuova dimensione del proprio lavoro, formandosi e formando all’interno dell’ente un pensiero nuovo ed un modo diverso di approccio al lavoro, questo è un merito delle donne e degli uomini che in questo percorso si sono spesi e che se ancora ce ne fosse stato bisogno –non per me- hanno dimostrato professionalità,impegno, attaccamento al loro lavoro, voglia di migliorarsi per migliorare l’ente e le relazioni con i cittadini utenti, in un momento in cui da più parti si apre la caccia ai cosi detti “fannulloni” hanno al contrario dimostrato una grande dignità personale e di categoria che rende giustizia e fa chiarezza rispetto a “luoghi comuni” ed a modi di pensare che personalmente combatto e non condivido.
Il Bilancio Sociale della Provincia di Grosseto è uno strumento importante –lo vedremo nella seconda fase- di coinvolgimento e di partecipazione esterna, perché o sarà costruito con la partecipazione dei cittadini utenti oppure non vedrà mai la luce.
Per l’attuazione di questo importante strumento sarà essenziale la partecipazione ed il coinvolgimento ed i cittadini saranno coinvolti nella gestione diretta dell’Ente sia in quello che funziona che in quello che c’è da cambiare in meglio e quindi darà un fondamentale contributo per capire se il lavoro fatto ha colto gli obiettivi prefissati e quali aggiustamenti fare per un migliore servizio ai cittadini.
Il Presidente della Provincia, la Giunta Provinciale, il Consiglio Provinciale hanno scelto uno strumento che valuterà il valore del loro lavoro, si sono messi in discussione ed hanno accettato di farlo sottoponendosi al giudizio dei cittadini utenti attraverso il Bilancio Sociale, penso che in un momento in cui la politica appare autoreferenziale, la scelta della Provincia di Grosseto segni una differenziazione non da poco.
Ho partecipato ad alcuni incontri con gli esperti dell’Università di Roma che seguono il progetto, ho potuto capire il valore di questa scelta, spero che presto divenga uno strumento di lavoro al servizio dei cittadini, nel frattempo sono pronto a convocare il Consiglio Provinciale aperto e straordinario per dare il via alla seconda fase quella più importante.

Scambio di auguri molto graditi tra Candidati alle Primarie

"grazie, auguri sinceri anche a te.Paolo Balloni""

UNA IDEA PER IL GOVERNO DI GAVORRANO- LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Le ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL GIUGNO prossimo, si tengono in un quadro estremamente complesso e difficile, il mondo -quindi tutte le comunità compresa quella del NOSTRO COMUNE- sono attraversate da una pesantissima CRISI ECONOMICA che non solo metterà sempre più in discussione LA QUALITA’ DELLA VITA DEI CITTADINI, ma incide profondamente anche nei processi democratici di formazione del pensiero, E DI UNA IDEA DI GOVERNO UNITARIO DEI TERRITORI, che per cercare di uscire con meno danni possibili dalla crisi economica dovranno ritrovare il senso di COMUNITA’ COESA, SOLIDALE, DEMOCRATICA e PARTECIPATIVA.
Tutto questo si interseca con la POLITICA DEL GOVERNO BERLUSCONI, che per SCELTA CONSAPEVOLE INTENDE RISANARE IL BILANCIO DELLO STATO ricorrendo al TAGLIO DELLE RISORSE DEI COMUNI e RENDENDO QUASI NON SPENDIBILI QUELLE CHE RIMANGONO AGLI ENTI LOCALI TERRITORIALI.
Ecco perché RITENGO che uno dei punti più importanti del PROGRAMMA DEL CENTROSINISTRA PER GAVORRANO sia quello sulla PARTECIPAZIONE DIRETTA E CONTINUA DEI CITTADINI AL GOVERNO DEL PROPRIO COMUNE, ANCHE DOTANDO L’ENTE, I SUOI AMMINISTRATORI, I SUOI DIPENDENTI E L’INTERA CITTADINANZA DI STRUMENTI ADEGUATI A FAVORIRE LA VERA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA.
Per la realizzazione di questo SONO CONVINTO CHE SERVA UNA GRANDE UNITA’ DI INTENTI ED UNA SINERGIA VERA TRA ELETTI, DIPENDENTI COMUNALI E CITTADINI.
Aderisco non da ora, - l’esperienza fatta nel Consiglio Provinciale di Grosseto, rafforza questa mia idea - alle idee di AGENDA 21, sui percorsi di democrazia , di partecipazione e di DECISIONE CONDIVISA CON TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI, che sono i portatori di interessi positivi e parte fondamentale del BUON GOVERNO LOCALE.
Un AMMINISTRATORE PUBBLICO per VIVERE APPIENO LA SUA ESPERIENZA DEVE CERCARE UNA “SIMBIOSI” CON IL PROPRIO TARRITORIO E LA PROPRIA COMUNITA’,non può, e non deve TEMERE la partecipazione e l’eventuale PENSIERO CRITICO DEI CITTADINI, perché il governo si sostanzia nel fare, ed il fare porta oggettivamente anche all’errore, UNA COMUNITA’ PENSANTE E PARTECIPATIVA, DOTATA DI PENSIERO CRITICO COSTRUTTIVO PUO AIUTARE A CORREGGERSI, PUO DARE UN CONTRIBUTO AL BUO GOVERNO.
I cittadini con la partecipazione democratica al governo del territorio, ESERCITANO IL CONTROLLO DEMOCRATICO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIVENGONO UN DETERRENTE FORMIDABILE CONTRO LA MALA AMMINISTRAZIONE E CONTRO TUTTI QUEI FENOMENI DI DEGENERAZIONE E DI CORRUZIONE, CHE SEMPRE PIU SI IMPOSSESSANO DELLA POLITICA E DELLA COSA PUBBLICA, RIDANDO SPESSORE, TRASPARENZA E VALORE ALLA POLITICA.
La partecipazione democratica diffusa sul territorio stimola l’amministratore pubblico a fare bene e soprattutto a non perdere di vista L’INTERESSE GENERALE A CUI DEVE ISPIRARSI LA SUA OPERA DI GOVERNO.
Per Incerare questi concetti ritengo opportuni alcuni strumenti adatti a favorire percorsi di partecipazione democratica e di scelte condivise e consapevoli.

CONSIGLI DI FRAZIONE – Come interfaccia tra cittadini, Consiglio Comunale, Giunta, Sindaco.

BILANCIO SOCIALE- Strumento che fa crescere i dipendenti qualificandoli, dandogli un ruolo e facendoli crescere dentro il loro percorso lavorativo, mettendoli in sinergia positiva con tutte le espressioni del territorio singole od associate, con l’obbiettivo di interazione tra servizi erogati e reali ricadute nel tessuto sociale.

BILANCIO PARTECIPATO- Costruzione della parte del bilancio comunale svincolata da impegni fissi previsti per legge, con la partecipazione attiva dei cittadini, con i quali discutere dove indirizzare le poste di bilancio.

COMMISSIONI CONSILIARI- Come strumento per ridare ruolo ai Consiglieri Comunali, eletti dal popolo, ma svuotati nei loro compiti dalla riforma della legge elettorale che ha introdotto l’elezione diretta del Sindaco ed ha spostato poteri forti dall’Assemblea Elettiva - il Consiglio Comunale - all’Esecutivo – la Giunta -.

INDIVIDUAZIONE DI PERCORSI DEMOCRATICI PARTECIPATI E TRASPARENTI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI PROGRAMMATICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ANCHE ATTRAVERSO LA REVISIONE DEI REGOLAMENTI E DEGLI STATUTI.

Un messaggio sinceramente gradito da Leonardo Marras Candidato Alle Primarie per Presidente della Provincia di Grosseto

"Ti ringrazio per aver accettato il mio invito e delle tue parole sincere! Conosco i limiti e le difficoltà in cui ci muoviamo oggi per colpe anche nostre. Quello che viviamo è un quadro complicato e riconquistare la provincia non è mai stato così difficile. Sono certo che saranno mesi intensi di una battaglia prima di tutto collettiva che cercherò di vivere personalmente con il massimo impegno. Ogni realtà è importante e anche la vostra può portare un contributo decisivo. La partecipazione alle primarie ci darà la dimensione del lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi e anche la tua candidatura aiuta a creare un clima di impegno positivo per una causa comune.Un abbraccio, Leo" Marras.

Candidato del Pd alle Primarie per Candidato a Presidente della Provincia.

Il Comitato dei cittadini che sostiene Massimo Borghi alle Primarie accoglie TUTTI I VOLONTARI CHE SI VORRANNO IMPEGNARE

Il presidente del Consiglio provinciale sarà sostenuto da un comitato di cittadini Massimo Borghi alle primarie del centrosinistra
GAVORRANO Giovedì 9 gennaio a Bagno di Gavorrano, si è svolta un’assemblea pubblica promossa dai gruppi comunali del Partito Socialista, di Sinistra Democratica-La Sinistra, dei Verdi per informare i cittadini alcuni punti programmatici della Coalizione di centrosinistra che si presenterà alle elezioni amministrative del giugno prossimo. “L’assemblea si legge nel comunicato della Coalizione di centrosinistra ben riuscita per partecipazione popolare, per una nutrita presenza di ragazze e ragazzi, e per il livello del dibattito ha focalizzato la propria attenzione sui processi di partecipazione democratica al governo della cosa pubblica, per un forte sviluppo delle energie alternative in sinergia con l’ottimo lavoro svolto dalla Regione Toscana, per una rinnovata attenzione alle politiche sociali con particolare riferimento alle famiglie, alle nuove povertà, agli anziani ed alle politiche giovanili. Nel corso dell’assemblea alcuni cittadini hanno formalizzato la richiesta di candidatura alle elezioni primarie di coalizione del 15 febbraio 2009 di Massimo Borghi, attuale presidente del Consiglio provinciale di Grosseto, il quale ha accettato con spirito unitario, mettendosi al servizio dell’intera coalizione di centrosinistra e della comunità gavorranese. Borghi ha chiuso il suo intervento con un forte appello ai giovani, invitandoli ad essere protagonisti del loro futuro ed a lavorare per costruire insieme una comunità solidale capace di dare risposte forti, inclusive e unitarie ai problemi concreti dei cittadini”. La candidatura di Massimo Borghi avrà il sostegno di un costituendo comitato di cittadini.
CHI VOLESSE DARE UNA MANO PER LAVORARE ALLA CAMPAGNA PER LE PRIMARIE DI MASSIMO BORGHI PUO’ METTERSI IN CONTATTO CON NOI ANCHE ATTRAVERSO QUESTO BLOG, IL LAVORO DI TUTTI OLTRE AD ESSERE GRADITO E’ ESSENZIALE PER VINCERE LE PRIMARIE E RINNOVARE LA POLITICA GAVORRANESE.

martedì 20 gennaio 2009

La provincia di Grosseto riceve il premio istituito da don Luigi Ciotti

ANNO EUROPEO 2007 PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“Le Chiavi del Sorriso”
anno 2007
Tavolo Interreligiosopresso la Presidenza della Provincia di Grosseto
Favorire il dialogo, la conoscenza e lo scambio culturale. Sono questi gli obiettivi che, anchequest'anno, hanno animato il Tavolo Interreligioso promosso dalla Presidenza della Provincia diGrosseto insieme alle sei comunità religiose più presenti nella Maremma. Il Tavolo permanenteinterreligioso e interculturale, istituito dal Consiglio provinciale, circa un anno fa, è infatticomposto dal Presidente del Consiglio provinciale, dalla Comunità Islamica, dalla ChiesaCattolica, dalla Chiesa Evangelica Battista, dall'Associazione "La Piccola Gerusalemme diPitigliano", dalla Comunità Baha'i', dalla Chiesa Apostolica Evangelica e dalla Chiesa Avventista del Settimo giorno, dalla Comunità Buddista Dzogchen. In una società che sta diventando sempre più multietnica e multirazziale, lastrada intrapresa dalla Provincia di Grosseto per stimolare l'integrazione e la convivenza pacificatra persone di cultura e religione diversa è condivisa e considerata una necessità dalle stessecomunità religiose anche per combattere sul nascere fenomeni di intolleranza razziale. Dalla suacostituzione il Tavolo Interreligioso ha organizzato incontri e seminari su la convivenzareligiosa, le donne nelle religioni e sulle simbologie comuni tra le varie confessioni.
Per essere soggetto attivo sul territorio realizzando esperienze di inclusione sociale epromozione del reciproco rispetto e lotta all'emarginazione religiosa, la Fondazione Cesar, suproposta del Consiglio Provinciale Unipol di Grosseto, è pertanto lieta di consegnare al TavoloInterreligioso della Provincia di Grosseto "Le Chiavi del Sorriso" anno 2007.


CONSIGLIO REGIONALE FONDAZIONE
UNIPOL TOSCANA CESAR


Provincia di Grosseto

Consiglio provinciale

Comunicato stampa del 29 ottobre 2007

Il Tavolo interreligioso verrà premiato con le
“Chiavi del sorriso”

Ritirerà il prestigioso premio il presidente del Consiglio provinciale Massimo Borghi. La cerimonia si svolgerà all’istituto superiore “L. Einaudi” di Grosseto il prossimo 7 dicembre.
Il Tavolo provinciale Interreligioso verrà insignito dalla Fondazione Cesar del prestigioso premio “Le Chiavi del Sorriso”, per l’importante lavoro svolto in questi anni in favore del dialogo, dell’integrazione e del pluralismo religioso e culturale.
Il premio è stato istituito nel 1998 dalla Fondazione Cesar per ricordare il dono che don Luigi Ciotti fece ai ragazzi di una scuola media, in provincia di Napoli, durante uno degli incontri organizzati dalla stessa Fondazione. Quattro chiavi stilizzate che significano accogliere, ascoltare, aiutare, mettere l’uomo al centro.
Il premio, da quel momento, è stato assegnato ogni anno agli Enti pubblici e privati, alle Associazioni e ai cittadini italiani e stranieri che si sono distinti nei vari settori, per la messa in pratica di quanto raccomandato da don Ciotti.
La notizia dell’assegnazione del premio al Tavolo interreligioso è stata annunciata nel corso dell’odierna seduta consiliare dallo stesso presidente del Consiglio provinciale Massimo Borghi, che andrà a ritirare il premio, in rappresentanza di tutto il Tavolo, il 7 dicembre, all’Istituto superiore “Luigi Einaudi” di Grosseto.
“Ci fa immenso piacere – ha detto Borghi – che il Tavolo interreligioso sia stato individuato come uno dei soggetti meritevoli di ritirare le Chiavi del sorriso. Si tratta, infatti, di un importante riconoscimento del percorso di integrazione e del lavoro svolto in questi anni dal Consiglio provinciale, che nell’ambito del progetto “Maremma terra di Popoli- terra di integrazione”, ha istituito il Tavolo. Al tempo stesso è anche un importante riconoscimento del costante impegno dimostrato dai rappresentanti delle principiali comunità religiose che operano sul territorio, che hanno creduto nel progetto della Provincia trasformandolo in una realtà importante e di riferimento non solo a livello provinciale”.

I Progetti in cui si è impegnato il Presidente del Consiglio Provinciale Massimo Borghi

Come presidente del Consiglio della Provincia di Grosseto mi sono impegnato in alcuni progetti presentati ed approvati all’unanimità dall’intero Consiglio Provinciale di Grosseto uno dei più significativi è:

--MAREMMA TERRA DEI POPOLI TERRA D’INTEGRAZIONE, da cui è scaturito il tavolo INTERCULTURALE e INTERRELIGIOSO a cui hanno aderito:

LA CHIESA CATTOLICA.
LA CHIESA EVANGELICA BATTISTA.
LA COMUNITA’ EBRAICA.
LA COMUNITA’ ISLAMICA DI GROSSETO.
LA CHIESA APOSTOLICA EVANGELICA.
LA CHIESA CRISTIANA AVVENTISTA DEL SETTIMO GIORNO.
LA COMUNITA’ BAHA’I.
LA COMUNITA’ BUDDISTA DZOGCHEN DELL’AMIATA.
LA PREFETTURA DI GROSSETO.
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI GROSSETO.
REFERENTE DEL MINISTERO DELL’INTERNO E PRESIDENTE DELLA CONSULTA RELIGIOSA NAZIONALE GIOVANILE.

Che partendo dal bisogno di fede insito nell’uomo si pone l’obiettivo di far convivere le diversità e dare risposte concrete all’ integrazione tra diverse esperienze in una nuova società sempre più multiculturale e multietnica.


Dialogo inter-religioso ed educazione alla pace:
difficoltà e fascino di una scommessa per una cittadinanza futura solidale.

Con l’attacco alle torri gemelle di New York dell’11 SETTEMBRE 2001,a cui sono seguite le recenti guerre in Medio oriente e, soprattutto, le rivendicazioni da parte di gruppi islamici dei numerosi attentati che da quella data si sono tristemente succeduti, pace mondiale e dialogo inter-religioso sembrano essere diventati un binomio inscindibile. Il fenomeno religioso sembra tornato al centro della scena pubblica, influenzando politiche e relazioni internazionali.
A tale fattore si è aggiunto il dato di realtà civili eterogenee e multiculturali, frutto di un inarrestabile fenomeno migratorio, in cui emergono costantemente singoli bisogni quotidiani e veri e propri modelli di vita differenti, anch’essi influenzati da precetti e tradizioni religiose. Il sacro sembra aver lanciato una nuova sfida anche alle singole comunità statuali, ponendo al loro interno “nuove questioni” e verificando la tenuta di “vecchi assiomi”.
L’intera società attuale fin troppe volte definita “globale”, insomma, in cui diversità culturali e modelli di governance talvolta incompatibili finiscono per confrontarsi e sovrapporsi, ha dovuto cominciare a fare i conti con l’esperienza religiosa di intere comunità o di singoli gruppi, non potendosi più permettere il lusso - per così dire - di considerarla una dimensione ormai definitivamente relegata al privato della coscienza dei fedeli.
In un simile scenario, nuovo ed avvincente, il dialogo sembra l’unica strada per disegnare un futuro in comune. Un dialogo tanto necessario quanto difficile tra tutti coloro – in primis le confessioni religiose - che chiedano di parteciparvi per cercare di individuare una via di convivenza e di sviluppo.



Un dialogo che non nasconde le difficoltà ed i dubbi che lo attraversano.
Difficoltà, da una parte, di calarsi in una realtà nuova e complessa (quella attuale: multietnica e multiculturale), in cui spesso differenti approcci a medesime questioni determinano una concreta problematica comunicativa. Dubbi derivanti, dall’altra, da una reale volontà di superare tali ostacoli, soprattutto quando ciò comporti la perdita di “privilegi” consolidati nel tempo.
Allo stesso tempo emerge la grande forza di un dialogo che sente la gravità della sfida che il multiculturalismo ha ormai definitivamente lanciato alla società contemporanea, mettendo bene in luce quanto sia preziosa la posta in palio. Non solo la pace mondiale, infatti, ma anche quella, per così dire, domestica delle singole realtà locali dipende sempre di più dalla capacità e dalla volontà di confrontarsi e di comprendersi al di là delle certezze culturali e religiose di ciascuno.
Porre il dialogo inter-religioso (ma anche le prove di un simile percorso con tutti i relativi corollari di precarietà) all’interno di un processo culturale, infatti, significa prendere atto della sua crucialità nel creare cittadinanza del domani e nella formazione di coloro che dovranno essere i competenti protagonisti di un futuro prossimo.
Correlare il dialogo inter-religioso all’educazione alla pace, ponendoli al centro della proposta didattica, vuol dire seriamente impegnarsi a vincere una reale scommessa di civiltà. E difatti dal tavolo è nata anche una proposta concreta: realizzare un momento di confronto permanente fra le comunità religiose e quella civile, costruendo una ‘Tavola delle religioni’ in cui discutere i maggiori problemi che la maremma deve affrontare. Questo dialogo non resterà quindi estemporaneo, perché ha già cominciato a dare i suoi frutti.

Il TAVOLO INTERRELIGIOSO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO HA ANTICIPATO LA CONSULTA MULTIRELIGIOSA DELLA REGIONE TOSCANA, (DELLA QUALE SIAMO PARTE), E DELLE CONSULTE DELLE RELIGIONI NATE PRESSO I MINISTERI DELL’INTERNO E DELLE POLITICHE GIOVANILI.
Dopo alcuni confronti il Tavolo Interreligioso ha unanimamente proposto al Consiglio provinciale l’adesione alla “Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell’Integrazione” (già assunta dal Ministero dell’Interno con decreto del 24.07.2007), che il Consiglio stesso ha deliberato, il primo in Italia, nella seduta aperta del 9 luglio 2007. Nella medesima seduta consiliare si è inoltre aderito alla “Dichiarazione Donna e Società” (elaborata dalla Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale - costituita presso il Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive - e presentata a Milano il 14/06/2007).

Immagini del Presidente del Consiglio Provinciale di Grosseto Borghi Massimo.


Il Presidente del Consiglio Provinciale di Grosseto Borghi Massimo, con un gruppo di studentesse del Liceo Linguistico di Grosseto e la Prof. di tedesco Fondi Fabiola, ritirano un premio assegnato dalla Regione Toscana ad un progetto sostenuto dalla Presidenza del Consiglio Provinciale.

MAURO GIUSTI GIA' SINDACO DI GAVORRANO SPIEGA PERCHE' APPOGGIA LA CANDIDATURA DI BORGHI MASSIMO

Il 15 Febbraio nel Comune di Gavorrano, si svolgeranno le ELEZIONI PRIMARIE DI COALIZIONE per scegliere il candidato del centrosinistra che dovrà guidare l’alleanza alla riconquista del municipio governato ininterrottamente dal dopo guerra.
Ho scelto di schierarmi, in maniera pubblica, trasparente e sincera nel sostegno alla candidatura di Massimo Borghi per vari motivi che vorrei portare a conoscenza di tutti i cittadini.
Per prima cosa perché ritengo che Massimo Borghi abbia tutte le caratteristiche politico amministrative per poter ricoprire l’importante compito di Sindaco e di punto di riferimento dell’intera comunità gavorranese, la sua esperienza come Presidente del Consiglio Provinciale – che ho seguito attentamente- lo ha fatto crescere ulteriormente e divenire ancora più capace, in quanto è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante in una attività intensa e continua che ha valorizzato il ruolo dell’ente Provincia e lo ha fatto conoscere all’intera comunità provinciale,toccando temi non facili su cui raramente la politica si avventura, come il dialogo multireligioso, il consiglio provinciale degli studenti, la violenza degli uomini sulle donne, la questione delle lotta alla criminalità organizzata ed alle mafie,le morti sul lavoro, la condizione dei lavoratori sottoposti a lavori usuranti.
Vorrei sottolineare che i progetti presentati da Massimo Borghi, hanno sempre avuto il voto unanime del Consiglio Provinciale, perché ha saputo diventare punto di garanzia sia per la maggioranza che per l’opposizione, e collaboratore leale per il Presidente della Provincia Lio Scheggi, in tante scelte anche difficili come il piano provinciale dei rifiuti.
Ritengo la candidatura di Massimo Borghi, la più autorevole per il nostro territorio, ed anche la più unitaria possibile, in quanto persona capace di unire e di parlare un linguaggio comprensibile a tutte le componenti della società, giovani, anziani,donne, ceti produttivi, lavoratori,associazioni di ogni tipo.
Conosco la capacità e la volontà di Massimo nel lavoro quotidiano avendolo avuto accanto per circa trenta anni nell’attività comune che abbiamo svolto.
Quando per due campagne elettorali sono stato con successo candidato a sindaco di Gavorrano,Massimo Borghi mi è sempre stato molto vicino, si è impegnato per me e con me, senza risparmiare le sue energie e mi ha aiutato anche in momenti difficili per l’amministrazione comunale, senza nulla pretendere o chiedere in cambio.
Io ho voluto ricambiare il suo impegno di allora per me, con il mio impegno di oggi per lui, senza nulla chiedere, dandogli il mio appoggio alla luce del sole ed in maniera pubblica e mettendo a sua disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze perché possa vincere e divenire il Sindaco di Gavorrano, con grande impegno e convinzione,nell’esclusivo interesse della cittadinanza gavorranese.

Mauro Giusti Ex Sindaco di Gavorrano.

lunedì 19 gennaio 2009

A Gavorrano le primarie sono di coalizione

A Gavorrano le Primarie del 15 Febbraio 2009 saranno di Coalizione.

La COALIZIONE di centrosinistra che ha stretto un patto programmatico per il governo del Comune è composta da Partito Democratico, Sinistra Democratica, Partito Socialista, Verdi.
I candidati che saranno sottoposti alle Primarie per la scelta del SINDACO che guiderà la COALIZIONE di CENTROSINISTRA sono:

Valentina Cantini

Massimo Borghi

Mirto Onofri

Paolo Balloni

Chi vincerà costruirà una LISTA UNITARIA DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA e lavorerà per chiuder il programma confrontandolo con le idee dei cittadini,per poi confrontarsi con i candidati a Sindaco delle altre coalizioni alle elezioni Amministrative del 6 e 7 Giugno 2009.

Biografia di Massimo Borghi

Massimo Borghi è Nato a Massa Marittima nel 1956, risiede a Gavorrano dove lavora come dipendente per il Comune.Esperienze politiche: segretario del circolo della FGCI di Bagno di Gavorrano nel 1975 e membro della segreteria provinciale; nel 1981 ricopre l'incarico di segretario della locale sezione del PCI. Nel 1985 viene eletto segretario dell'unione comunale del PCI di Gavorrano. Dal 1991 al 1995 è membro della segretaria provinciale del PDS (tesoriere e responsabile organizzativo). Nel 1998 è eletto segretario della sezione DS di Bagno di Gavorrano.
Nel 1999 viene eletto Consigliere Provinciale nel Collegio di Gavorrano per i DS.
Nel 2001 viene nominato capogruppo del Gruppo di Centrosinistra al Consiglio Provinciale di Grosseto.
Nel 2004 viene eletto per la seconda volta come Consigliere Provinciale dei DS nel Collegio di Gavorrano, e nel Luglio diviene il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI GROSSETO carica che ancora svolge.
Nel 2005 viene eletto a Segretario dell’Unione Comunale dei DS di Gavorrano.
Alla chiusura dei DS aderisce a Sinistra Democratica, che lo candida al parlamento nella sfortunata esperienza della Sinistra Arcobaleno.
Oggi è attivo nell’associazione per la sinistra, nonché membro dell’esecutivo provinciale di Sinistra Democratica.
Borghi Massimo è uno dei referenti della Fondazione Caponnetto per la lotta contro le mafie per la Provincia di Grosseto.

domenica 18 gennaio 2009

Alcune domande al Candidato a Sindaco da parte di Andrea Biondi

- Cosa ti ha spinto a lanciarti in questa sfida?
Come tutti sanno non sono un autocandidato, ma chiaramente la scelta di farmi candidare alle elezioni primarie di coalizione l’ho fatta dopo aver meditato a lungo con me stesso,in perfetta solitudine.( in quanto sono convinto delle parole di Enrico Berlinguer,quando parlava della solitudine del dirigente politico rispetto alle scelte importanti della propria vita).
Ho pensato di aver acquisito l’esperienza politico-amministrativa, di essere maturato sul piano caratteriale per potermi confrontare con tutti i cittadini e quindi di mettermi a disposizione per un rinnovamento della politica nel tentativo di ricostruire una comunità, solidale, dialogante, accogliente e molto partecipativa sul piano democratico.- Quali sono le tue parole d'ordine per questa campagna di avvicinamento alle primarie?
ASCOLTO, ASCOLTO ED ANCORA ASCOLTO di tutti, con grande umiltà,perché tutti possono darti un contributo ed una idea positiva.
PROPOSTA credibile senza promesse a nessuno.
UNITA’ di tutti per cambiare.
PARTECIPAZIONE diretta e democratica al governo del comune e del territorio.
- Quale sara' il tuo primo proposito nel caso che tu riuscissi a rivestire il ruolo di Sindaco del nostro Comune?
Iniziare subito il percorso della partecipazione popolare, costruendo gli strumenti che servono per poterla attuare, mettendo in sinergia cittadini, dipendenti comunali e amministratori, in un solo grande progetto di trasparenza, e di democrazia partecipata, per dare risposte alla crisi economica che ci attanaglia e per rispondere ai bisogni dei cittadini.
- Cosa secondo te dobbiamo augurarci per il futuro del nostro Comune?
La prima cosa che dobbiamo augurarci è quella di riuscire a superare la crisi economica con meno danni possibili per il nostro territorio.
Poi la possibilità di mettere in atto azioni positive di governo che ci permettano di avere entrate autonome di bilancio da poter investire nelle politiche sociali, soprattutto per gli anziani ed i giovani, con grande attenzione al sociale, alla scula, alla cultura.
- Quale messaggio vorresti lanciare ai giovani gavorranesi?
Vorrei dire che i giovani gavorranesi non sono cittadini di serie b, sono cittadini con tutti i diritti ed i doveri di tutti gli altri cittadini, riconoscere questo è importante per poter ragionare in condizioni di parità.
Chiedo a loro di prendere in mano il loro futuro ed il futuro di tutti noi, perché per ogni comunità intelligente i giovani sono importanti come l’aria,come l’acqua,come il cibo,lo sono molto di più dell’effimera ricchezza e del superfluo, perché hanno idee e passioni che spero siano le idee e le passioni del nostro futuro collettivo.