- Cosa ti ha spinto a lanciarti in questa sfida?
Come tutti sanno non sono un autocandidato, ma chiaramente la scelta di farmi candidare alle elezioni primarie di coalizione l’ho fatta dopo aver meditato a lungo con me stesso,in perfetta solitudine.( in quanto sono convinto delle parole di Enrico Berlinguer,quando parlava della solitudine del dirigente politico rispetto alle scelte importanti della propria vita).
Ho pensato di aver acquisito l’esperienza politico-amministrativa, di essere maturato sul piano caratteriale per potermi confrontare con tutti i cittadini e quindi di mettermi a disposizione per un rinnovamento della politica nel tentativo di ricostruire una comunità, solidale, dialogante, accogliente e molto partecipativa sul piano democratico.- Quali sono le tue parole d'ordine per questa campagna di avvicinamento alle primarie?
ASCOLTO, ASCOLTO ED ANCORA ASCOLTO di tutti, con grande umiltà,perché tutti possono darti un contributo ed una idea positiva.
PROPOSTA credibile senza promesse a nessuno.
UNITA’ di tutti per cambiare.
PARTECIPAZIONE diretta e democratica al governo del comune e del territorio.
- Quale sara' il tuo primo proposito nel caso che tu riuscissi a rivestire il ruolo di Sindaco del nostro Comune?
Iniziare subito il percorso della partecipazione popolare, costruendo gli strumenti che servono per poterla attuare, mettendo in sinergia cittadini, dipendenti comunali e amministratori, in un solo grande progetto di trasparenza, e di democrazia partecipata, per dare risposte alla crisi economica che ci attanaglia e per rispondere ai bisogni dei cittadini.
- Cosa secondo te dobbiamo augurarci per il futuro del nostro Comune?
La prima cosa che dobbiamo augurarci è quella di riuscire a superare la crisi economica con meno danni possibili per il nostro territorio.
Poi la possibilità di mettere in atto azioni positive di governo che ci permettano di avere entrate autonome di bilancio da poter investire nelle politiche sociali, soprattutto per gli anziani ed i giovani, con grande attenzione al sociale, alla scula, alla cultura.
- Quale messaggio vorresti lanciare ai giovani gavorranesi?
Vorrei dire che i giovani gavorranesi non sono cittadini di serie b, sono cittadini con tutti i diritti ed i doveri di tutti gli altri cittadini, riconoscere questo è importante per poter ragionare in condizioni di parità.
Chiedo a loro di prendere in mano il loro futuro ed il futuro di tutti noi, perché per ogni comunità intelligente i giovani sono importanti come l’aria,come l’acqua,come il cibo,lo sono molto di più dell’effimera ricchezza e del superfluo, perché hanno idee e passioni che spero siano le idee e le passioni del nostro futuro collettivo.
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