martedì 20 gennaio 2009

La provincia di Grosseto riceve il premio istituito da don Luigi Ciotti

ANNO EUROPEO 2007 PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“Le Chiavi del Sorriso”
anno 2007
Tavolo Interreligiosopresso la Presidenza della Provincia di Grosseto
Favorire il dialogo, la conoscenza e lo scambio culturale. Sono questi gli obiettivi che, anchequest'anno, hanno animato il Tavolo Interreligioso promosso dalla Presidenza della Provincia diGrosseto insieme alle sei comunità religiose più presenti nella Maremma. Il Tavolo permanenteinterreligioso e interculturale, istituito dal Consiglio provinciale, circa un anno fa, è infatticomposto dal Presidente del Consiglio provinciale, dalla Comunità Islamica, dalla ChiesaCattolica, dalla Chiesa Evangelica Battista, dall'Associazione "La Piccola Gerusalemme diPitigliano", dalla Comunità Baha'i', dalla Chiesa Apostolica Evangelica e dalla Chiesa Avventista del Settimo giorno, dalla Comunità Buddista Dzogchen. In una società che sta diventando sempre più multietnica e multirazziale, lastrada intrapresa dalla Provincia di Grosseto per stimolare l'integrazione e la convivenza pacificatra persone di cultura e religione diversa è condivisa e considerata una necessità dalle stessecomunità religiose anche per combattere sul nascere fenomeni di intolleranza razziale. Dalla suacostituzione il Tavolo Interreligioso ha organizzato incontri e seminari su la convivenzareligiosa, le donne nelle religioni e sulle simbologie comuni tra le varie confessioni.
Per essere soggetto attivo sul territorio realizzando esperienze di inclusione sociale epromozione del reciproco rispetto e lotta all'emarginazione religiosa, la Fondazione Cesar, suproposta del Consiglio Provinciale Unipol di Grosseto, è pertanto lieta di consegnare al TavoloInterreligioso della Provincia di Grosseto "Le Chiavi del Sorriso" anno 2007.


CONSIGLIO REGIONALE FONDAZIONE
UNIPOL TOSCANA CESAR


Provincia di Grosseto

Consiglio provinciale

Comunicato stampa del 29 ottobre 2007

Il Tavolo interreligioso verrà premiato con le
“Chiavi del sorriso”

Ritirerà il prestigioso premio il presidente del Consiglio provinciale Massimo Borghi. La cerimonia si svolgerà all’istituto superiore “L. Einaudi” di Grosseto il prossimo 7 dicembre.
Il Tavolo provinciale Interreligioso verrà insignito dalla Fondazione Cesar del prestigioso premio “Le Chiavi del Sorriso”, per l’importante lavoro svolto in questi anni in favore del dialogo, dell’integrazione e del pluralismo religioso e culturale.
Il premio è stato istituito nel 1998 dalla Fondazione Cesar per ricordare il dono che don Luigi Ciotti fece ai ragazzi di una scuola media, in provincia di Napoli, durante uno degli incontri organizzati dalla stessa Fondazione. Quattro chiavi stilizzate che significano accogliere, ascoltare, aiutare, mettere l’uomo al centro.
Il premio, da quel momento, è stato assegnato ogni anno agli Enti pubblici e privati, alle Associazioni e ai cittadini italiani e stranieri che si sono distinti nei vari settori, per la messa in pratica di quanto raccomandato da don Ciotti.
La notizia dell’assegnazione del premio al Tavolo interreligioso è stata annunciata nel corso dell’odierna seduta consiliare dallo stesso presidente del Consiglio provinciale Massimo Borghi, che andrà a ritirare il premio, in rappresentanza di tutto il Tavolo, il 7 dicembre, all’Istituto superiore “Luigi Einaudi” di Grosseto.
“Ci fa immenso piacere – ha detto Borghi – che il Tavolo interreligioso sia stato individuato come uno dei soggetti meritevoli di ritirare le Chiavi del sorriso. Si tratta, infatti, di un importante riconoscimento del percorso di integrazione e del lavoro svolto in questi anni dal Consiglio provinciale, che nell’ambito del progetto “Maremma terra di Popoli- terra di integrazione”, ha istituito il Tavolo. Al tempo stesso è anche un importante riconoscimento del costante impegno dimostrato dai rappresentanti delle principiali comunità religiose che operano sul territorio, che hanno creduto nel progetto della Provincia trasformandolo in una realtà importante e di riferimento non solo a livello provinciale”.

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