“Che sia individuale, che sia di gruppo, che avvenga in strada o tra le mura domestiche, la violenza contro le donne è uno dei crimini più bestiali ai quali siamo costretti ad assistere: non è solo un reato è anche il concretizzarsi di un messaggio culturale che, purtroppo, è ancora presente nella nostra società.
Basta soffermarsi un attimo ad ascoltare i ragionamenti che a volte si colgono in gruppi di giovani e meno giovani, di ogni ceto o classe sociale, per cogliere un’idea della donna come oggetto sessuale, adatta solo al soddisfacimento dell’uomo. Un uomo, peraltro, sempre più spiazzato dai cambiamenti, sempre più inadeguato ed impreparato a sentirsi rifiutare e quindi a volte portato, più o meno inconsciamente, alla violenza per appropriarsi di ciò che per cultura considera proprio.
Credo che anche l’immagine della donna come emerge dalla pubblicità o da alcune trasmissioni televisive finisca per influire sul comportamento di una parte della nostra società nel rapporto tra i sessi.
Negli anni Settanta, soprattutto dopo i drammatici fatti del Circeo, il movimento delle donne impose un grande dibattito a livello nazionale che certamente svegliò le coscienze e fece crescere tutti noi, aiutandoci a fare chiarezza sul tema della violenza sulle donne. Per mesi discutemmo del processo agli stupratori del Circeo ed in generale sul doppio processo che si verificava ogni qual volta una donna vittima di una violenza aveva il coraggio di denunciare: da una parte il processo penale, dall’altra quello morale che immancabilmente condannava le donne, definendole come causa della violenza, in una strana inversione delle parti in cui il carnefice era innocente e la vittima colpevole.
A distanza di 30 anni sono consapevole che i problemi in questo campo permangono, sia sul piano culturale che dei comportamenti, come sono consapevole che occorra ancora un lungo e profondo lavoro per avere una netta inversione di tendenza.
C’è però un segnale nuovo che mi è sembrato di cogliere e che forse è il frutto di quel grande lavoro fatto 30 anni fa dalle donne: oggi su questo tema si stanno interrogando in maniera autonoma gli uomini, come dimostrano prese di posizione abbastanza diffuse e l’appello dei 400 contro la violenza sulle donne.
Oggi la battaglia contro questo reato riguarda soprattutto gli uomini che debbono avere la forza ed il coraggio di condurla tra di loro, respingendo idee stereotipate e aiutando tutto il genere maschile ad un salto di qualità culturale profondo ed importante.
La rabbia che provo davanti agli episodi di violenza incontri non l’indignazione, ma la rabbia di altri uomini ed insieme si possa dare un contributo per debellare una bestialità degna di un medio evo che tutti a parole consideriamo lontano e passato”.
Ecco i motivi per cui l’ 8 MARZO 2008 ABBIAMO CONVOCATO IL CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA DEGLI UOMINI SULLE DONNE.
ABBIAMO APPROVATO UN DOCUMENTO ALL’UNANIMITA’ E DECISO UNA SERIE DI INIZIATIVE PER IL 25 NOVEMBRE 2008 GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE .
ABBIAMO RAGIONATO ASSIEME ALLE ASSOCIAZIONI DELLE DONNE CHE SI INTERESSANO DI QUESTO PROBLEMA, IL CENTRO DONNA DI GROSSETO, L’ASSOCIAZIONE OLYMPIA DE GAUGES CHE GESTISCE IL CENTRO ANTIVIOLENZA DELLA PROVINCIA.
ABBIAMO RAGIONATO CON L’ASSOCIAZIONE MASCHILE PLURALE, E CON LE SCUOLE, TENTANDO DI INNESCARE UN RAGIONAMENTO CULTURALE CHE PROVOCHI UNA INVERSIONE DI TENDENZA, E ASSUMENDOCI COME UOMINI LA RESPONSABILITA’ DELLA VIOLENZA SULLE DONNE.
SU QUESTA AMARA REALTA’ PREGHEREI LE FORZE POLITICHE DI NON INNESCARE POLEMICHE, NON SERVONO, PERCHE’ IL PROBLEMA NON E’ QUELLO DI STRAPPARE QUALCHE VOTO IN PIU’ O IN MENO MA QUELLO DI PRENDERE COSCIENZA E DI LOTTARE PERCHE’ CAMBINO I RAPPORTI TRA UOMINI E DONNE E VI SIA CONSAPEVOLEZZA PIENA DEL RISPETTO TRA SESSI.
LA PROPOSTA CHE FACCIO E’ L’APERTURA DI UNO SPORTELLO ANTIVIOLENZA NEL COMUNE DI GAVORRANO, COME ALTRI COMUNI HANNO GIA’ FATTO, UN LUOGO PROTETTO, DOVE LE DONNE POSSANO CHIEDERE AIUTO ED ESSERE ACCOLTE ED ASCOLTATE. METTENDO INSIEME GRUPPI DI DONNE E COMUNE, SI PUO’ DARE UNA RISPOSTA VERA PER PREVENIRE E COMBATTERE QUESTO REATO BESTIALE.
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