· Favorire la partecipazione dei cittadini al governo democratico del territorio, in percorsi di condivisione delle scelte introducendo strumenti appositi come il bilancio sociale, bilancio partecipato, consigli di frazione e tutti quegli strumenti previsti da agenda 21, seguendo il principio dell’Etica della responsabilità.
· Con la crisi economica i tagli ai bilanci degli Enti Locali, ed i vincoli posti dal governo Berlusconi, si prevedono anni molto duri per i Comuni.
Serve trovare fonti di entrata nuove che non gravino sui cittadini e che consentano di avere liquidità per fare investimenti sul territorio.
Penso allo sviluppo sul territorio delle energie alternative, solare, eolico, biomasse, calore del terreno, come previsto dal progetto della Regione Toscana “Toscana distretto delle energie rinnovabili”.
Dobbiamo far divenire i Comuni autoproduttori di energia sfruttando tutte le norme e le leggi sia statali che regionali, per uno sviluppo in linea con la sostenibilità ambientale, secondo i principi del protocollo di Kyoto.
· Vigilanza, e iniziative sul territorio per contrastare la penetrazione della criminalità organizzata sui territori della Provincia di Grosseto, secondo le linnee della Fondazione Caponnetto e di tutti coloro che si battono contro le mafie.
Gavorrano è un comune con un vasto territorio esteso tra costa ed interno, che lo rendono appetibile per alcune caratteristiche peculiari come sviluppo edilizio, sviluppo delle residenze turistico alberghiere, aziende vitinicole in espansione.
Sappiamo che proprio in questi settori la grande criminalità cerca di riciclare il denaro sporco, quindi grande sinergia tra Comune , Comando Provinciale dei Carabinieri, Questura per fare un lavoro comune che lanci un segnale chiaro di “territorio vigilato” e renda consapevole le popolazioni del problema dell’illegalità diffusa.
Introduzione del codice etico sugli appalti del Comune, in sinergia con gli altri comuni della zona, con le Province e le Regioni che ne sono già dotate.
Mettendo in discussione la logica degli appalti al massimo ribasso , che altera il mercato e molte volte scarica i problemi sui più deboli.
No ad appalti troppo grandi, ingovernabili legati per tempi lunghissimi ad una impresa o ad una cordata, ridando fiato alla libera concorrenza sui principi dell’efficienza e della trasparenza.
Introdurre il concetto dell’offerta economica vantaggiosa, alternativa all’appalto che si basi su tre parametri : salvaguardia e miglioramento ambientale, tutela dei diritti dei lavoratori, la qualità del servizio.
· Investire e valorizzare il lavoro e la professionalità dei dipendenti interni agli Enti Locali, in una logica di riappropriazione da parte del pubblico delle sue funzioni autentiche secondo criteri di sobrietà e di efficienza.
· Investire nelle politiche sociali a favore delle fasce più deboli, con particolare riferimento agli anziani, alle nuove povertà accentuate dalla crisi economica, alle nuove e vecchie emarginazioni e dipendenze che riguardano i giovani, per affrontare i problemi dei quali non serve la repressione ma dialogo continuo con loro e coinvolgimento pieno, pensando anche all’autogestione di spazi appropriati.
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