In una uggiosa giornata invernale, mentre fuori dalla finestra la pioggia, fredda e pungente come aghi, inzuppa uomini e cose, mi trovo a riflettere sul concetto di educazione politica e di educazione alla politica, di UNITA’ della SINISTRA e del CENTROSINISTRA di DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE.
La riflessione mi si è presentata spontanea dopo aver sentito parlare in televisione di INCIUCIO, di QUESTIONE MORALE e delle quotidiane beghe della politica italiana fatta oramai di SLOGAN buoni per un giorno e di SIDERALE LONTANANZA DAI REALI PROBLEMI DEI CITTADINI.
Tutto questo nasce a mio parere, da una ragione profonda, storica e politica: l’Italia è stato l’unico paese dell’Occidente in cui la democrazia non è stata edificata dalla borghesia liberale illuminata, parte della quale aveva aperto le porte al fascismo, sino ad esserne annientata senza riuscire più a risorgere, ma dai dirigenti e dall’intenso lavoro politico dei grandi partiti di massa PCI, DC, PSI, nati, cresciuti e radicati nel tessuto del nostro paese grazie alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione dal Nazifascismo.
Questo spiega tanta cose: l’avventurismo della Destra al governo, la sua mancanza di senso dello Stato e dell’ Interesse nazionale, LA VOCAZIONE A DIVIDERE IL PAESE, DI DIVIDERE IL NORD DAL SUD, DI DIVIDERE LE COMUNITA’ TRA BUONI E CATTIVI, TRA NORMALI E DIVERSI, ANCHE CON TENTAZIONI ANTIDEMOCRATICHE CHE SI RIVERBERANO NELLA VOGLIA DI CAMBIARE SOSTANZIALMENTE LA CARTA COSTITUZIONALE.
La LEZIONE DELL’UNITA’, del RISPETTO PER LE ISTITUZIONI, dell’ETICA DELLA RESPONSABILITA’, l’ho appresa in anni di MILITANZA POLITICA, dall’insegnamento di grandi personaggi di formazione comunista, come GRAMSCI, TOGLIATTI, IOTTI, BERLINGUER, LONGO, PAJETTA, AMENDOLA, INGRAO, o di formazione socialista come BOBBIO, PERTINI, DE MARTINO, LOMBARDI, NENNI, o cattolici come MORO, LA PIRA, DE GASPERI, ZACCAGNINI, SCALFARO, laici come SARAGAT, UGO LA MALFA, PARRI, ma soprattutto mi è stata impartita da uomini e donne umili, che quotidianamente hanno contribuito con il loro impegno, il loro rigore morale e la loro passione, alla costruzione dell’Italia moderna e della società democratica nella quale viviamo.
Chi, come me, ha avuto come maestri di politica e di vita uomini e donne che erano cosa diversa cosa diversa dal “CETO POLITICO AUTOREFERENZIALE” che oggi domina la politica in tutti i settori ed a tutti i livelli, uomini e donne che erano capi naturali e riconosciuti di un popolo, i simboli della passione e della speranza di UNITA’ e di riscatto della gente veri e propri compagni della vita dura ed aspra che la gente conduceva, PARI tra PARI, può capire a cosa mi riferisco.
Solo chi ha militato, in un GRANDE PARTITO DI MASSA, POPOLARE, UNITO, COESO, ne ha condiviso VITTORIE e SCONFITTE, ha LOTTATO, STUDIATO, APPROFONDITO, temi in quella vera e propria SCUOLA DI POLITICA al SERVIZIO della gente, di senso dello stato, delle istituzioni, di COESIONE SOCIALE, può capire il senso di smarrimento che oggi mi coglie davanti a quella che SI AUTODEFINISCE LA CLASSE DIRIGENTE della Seconda Repubblica che quotidianamente DIVIDE IL PAESE, mette a repentaglio l’UNITA’ della nazione e dimostra scarso senso delle ISTITUZIONI e dello STATO.
La memoria in questi momenti corre a loro, al loro esempio, al LORO ESSERE UMILI ed allo stesso tempo GRANDI e ILLUMINATI MAESTRI DI VITA per una GENERAZIONE COME LA MIA, e mi perdonerà il lettore se oggi voglio ricordarli con AFFETTO e con l’ORGOGLIO di averli conosciuti e di aver con loro percorso una parte IMPORTANTE della mia vita, quella in cui MI SONO FORMATO ed ho iniziato a capire le cose del mondo, della politica, delle istituzioni.
Un ringraziamento particolare ad ARNALDO SENESI, MARIO GARBATI, IRIS TOTTI, LIDIA CAPPELLINI, LEA BONGINI, RENATO ROSSINI, EVERO GIUSTI, BONGINI ERNOTTE, LEDIO LASTRETTO, RINO CIALDINI, ed a tutti coloro che nella loro vita hanno seminato GRANI DI DEMOCRAZIA, di PARTECIPAZIONE, di UNITA’ nella DIFFERENZA, di LIBERTA’, con la consapevolezza che molti germogli sono sbocciati e che altri ancora sbocceranno indipendentemente dalle gelate della politica attuale.
QUESTI VALORI STO REINCONTRANDO NEI CONTATTI CON QUELLO CHE SENTO ESSERE “LA MIA GENTE” IN QUESTA NUOVA AVVENTURA CHE SONO PER ME LE PRIMARIE DI COALIZIONE DEL 15 FEBBRAIO, IN QUESTO MODO COLGO LA RICHIESTA DI UNITA’ , DI COESIONE DI RICOSTRUZIONE DI PERCORSI PARTECIPATI DI COSTRUIRE INSIEME ALLA COMUNITA’ UN NUOVO GOVERNO PER GAVORRANO.
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