lunedì 30 marzo 2009

Il Comitato Elettorale per Massimo Borghi Sindaco Cerca Volontari

VENERDI 27 MARZO si è costituito il COMITATO ELETTORALE per sostenere il CANDIDATO A SINDACO DEL CENTROSINISTRA “MASSIMO BORGHI”.

Il Comitato ha il compito di organizzare appuntamenti elettorali, distribuire i materiali che saranno prodotti, raccogliere fondi per la campagna e avvicinare quanti più cittadini sarà possibile per far conoscere le idee ed il programma del candidato e della COALIZIONE di CENTROSINISTRA.

Presidente del Comitato Elettorale è RICCARDO PRESTIA.

Tesoriere del Comitato Elettorale è MARIANO SALVADORI.

INVITIAMO TUTTI COLORO CHE VOLESSERO ADERIRE A FARLO ED A COADIUVARE IL CANDIDATO NELLA CAMPAGNA ELETTORALE.

martedì 24 marzo 2009

PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO A SINDACO DEL CENTROSINISTRA DI GAVORRANO

VENERDI 27 MARZO

Ore 21

Cinema Roma

Bagno di Gavorrano

Presentazione Ufficiale del Candidato

a Sindaco del Centrosinistra

Massimo Borghi

Saranno presenti:

Lio Scheggi Presidente della Provincia di Grosseto

Leonardo Marras Candidato Presidente per il Centrosinistra

alla Provincia di Grosseto.

Tutti i Cittadini sono invitati a partecipare.

IO CI SARO'

SABATO 4 APRILE A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA CGIL PER I CONTRATTI, E PER LA LIBERTA' DI CONTRATTAZIONE, CONTRO L'ABOLIZIONE DEL CONTRATTO UNICO NAZIONALE , GARANZIA PER TUTTI I LAVORATORI DI UN TRATTAMENTO EQUO.
IO CI SARO' PERCHE' SOSTENERE OGGI LA CGIL VUOL DIRE LOTTARE PER UN SINDACATO LIBERO, NON UNIFORMATO AI VOLERI DEL GOVERNO, UN SINDACATO CHE CONTINUI A FARE IL SUO MESTIERE, DIFENDERE I LAVORATORI ED OTTENERE MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA PER TUTTI.
ESSERE A ROMA VUOL DIRE NO AL TENTATIVO DI ISOLARE LA CGIL ED IL MOVIMENTO DEI LAVORATORI DEL NOSTRO PAESE.
INVITO TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE L'AUTONOMIA DEL SINDACATO A PARTECIPARE.

venerdì 6 marzo 2009

LA CRISI ECONOMICA E' SEMPRE PIU' DURA E PEGGIORA LA QUALITA' DELLA VITA DI TUTTI NOI

Ammesso che qualcuno creda ancora che l’economia italiana sia in qualche modo immune alla crisi, penso che debba cambiare idea in fretta.

Gli ultimi dati, spaventosi, sulla cassa integrazione in febbraio lasciano davvero poco spazio all’ottimismo di marca berlusconiana.Per stessa ammissione della Banca d’Italia il Prodotto interno lordo del nostro paese per il 2009 cadrà del 2,6% mentre i consumi sono crollati in gennaio del 4,6%.

La stessa Confindustria aveva come previsione un Prodotto interno lordo in caduta del 2,5%.

Il dato veramente pauroso è quello dell’Inps, sull’andamento della cassa integrazione in febbraio.

SE LE TOTALI ORE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - SIA ORDINARIA CHE STRAORDINARIA- SONO AUMENTATE DEL 169,7% RISPETTO AL FEBBRAIO 2008, L’INCREMENTO PER LA SOLA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA E’ DEL 553%.

Durante il mese appena trascorso le ore di cassa integrazione sono state di oltre 26 milioni contro le 4 milioni dell’anno scorso.

Ad aumentare è stata anche la cassa integrazione straordinaria salita del 45%.

Questo dato è fortemente preoccupante perché dimostra che la crisi continua ad approfondirsi e che non ha ancora toccato il suo massimo.

Il rischio è che si esaurisca la cassa integrazione nei settori più colpiti, servirebbero INTERVENTI DEL GOVERNO PER AUMENTARE LE RISORSE, IN QUANTO SONO NUMEROSE LE PICCOLE AZIENDE CHE SI DOMANDANO SE ATTIVARE LA CASSA INTEGRAZIONE OPPURE CESSARE L’ATTIVITA’.

In contemporanea aumenta il numero dei lavoratori CON CONTRATTI A TERMINE OD INTERINALE A SCADENZA DI CONTRATTO NONCHE QUELLI CHE PARDONO IL LAVORO NEI SETTORI DOVE LA CASSA INTEGRAZIONE NON E’ PREVISTA.

In Italia non esiste uno strumento di tutela del reddito che consenta di capire il dato, quindi non possiamo sapere con certezza il numero di coloro che in questo momento stanno perdendo il lavoro.

Lo stato delle vendite al dettaglio è penoso,che secondo Confcommercio non sono state risollevate neanche dai saldi, e che mostra un calo generalizzato generalizzato , in gennaio del 4,6%, proseguendo un calo che dura da 12 mesi.

GLI ITALIANI TAGLIANO SU TUTTO, DALLA CURA DELLA PERSONA, ALL’ABBIGLIAMENTO, DAI GENERI ALIMENTARI, FINO AI PRODOTTI FARMACEUTICI, ED ANCHE IL CONSUMO DI BENI E SERVIZI LEGATI ALLA MOBILITA’ E’ CROLLATO DEL 25% NONOSTANTE IL CALO DEI PREZZI DEI CARBURANTI.

La fotografia è quella di un paese in piena crisi, con milioni di uomini e donne preoccupati del loro futuro.

Come nel bellissimo film TITANIC, l’orchestra suonava sulla tolda della nave che affondava nelle gelide acque del mare artico, e i passeggeri abbandonati a loro stessi andavano incontro ad un triste ed ignoto destino, il Presidente del Consiglio diffonde ottimismo sulla situazione del paese mentre l’opposizione intenta a leccarsi le ferite delle sconfitte subite, pare persino incapace di una pur piccola reazione.

Le risposte della classe dirigente di questo paese appaiono INSUFFICIENTI, PARZIALI, sembra che tutti procedano a tentoni, nel buio di una crisi, dalla QUALE USCIRA’ UN PAESE SEMPRE PIU’ POVERO, DISILLUSO, RABBIOSO.

Sta a tutti coloro, che vivendo in maniera diretta e drammatica la crisi, farsi classe dirigente, pretendere interventi e soprattutto rimanere uniti nelle loro comunità, rilanciando i principi della solidarietà e della cooperazione attiva tra persone, dimostrando che non hanno perso la fiducia nel futuro.

Sarà un percorso difficile, ma credo che sia l’unica strada per uscire dalla crisi in maniera positiva e per prepararsi al mondo diverso che troveremo dopo, dove spero vi sarà più attenzione ai valori
veri, che alle sirene del consumismo esasperato e dell'effimero.

Una polemica della destra pretestuosa e sensa senso compiuto.

La replica del presidente del Consiglio provinciale Massimo Borghi a lones Pizzetti (Pdl)

"La Provincia si occupa di strade e tanti altri problemi"

Massimo Borghi *

Secondo lones Pizzetti, esponente del Pdl, la Provincia dovrebbe occuparsi dei problemi reali della gente e non di inutili mozioni. Dobbiamo quindi pensare che morire a causa dei propri gusti sessuali non sia un problema che riguarda la gente? Oppure che solo perché per fortuna questo non avviene in Italia, non abbiamo il diritto e il dovere di indignarci di fronte a quanto sta accadendo invece in altri 91 Paesi del mondo, che puniscono l'omosessualità come un reato gravissimo, sanzionandola - una decina di essi - addirittura con la pena capitale?

Questo modo di ragionare potrebbe essere molto pericoloso, visto che i diritti fondamentali vanno difesi sempre e comunque. Vorrei spiegare a Pizzetti che i consiglieri provinciali che hanno approvato questa mozione, di fatto, hanno appoggiato la scelta dello Stato italiano di aderire alla proposta di decriminalizzazione universale dell'omosessualità presso l'Onu, presentata dalla presidenza di turno francese dell'Unione Europea. Proposta, tra l'altro, accolta da tutti gli altri Paesi dell'Unione. Non è stata mossa una critica ideologica al Vaticano, che in questo caso è stato preso in considerazione come Stato, al pari degli altri, quale in effetti è. Non c'è niente di ideologico in tutto questo: se la mozione fosse stata impostata sul piano della fede o del rispetto delle confessioni religiose, sarei stato il primo a non votarla, ma non è cosi. Quando poi Pizzetti dice che monsignor Migliore, reo di non aver condannato la pena di morte per gli omosessuali... ha chiaramente affermato che la Chiesa è contraria a ogni marchio di ingiusta discriminazione nei confronti degli omosessuali, mi sembra che per primo metta in evidenza una contrarietà di fondo.

Impostando invece il ragionamento dal punto di vista delle funzioni che è chiamata a svolgere una Provincia, vorrei ricordare a Pizzetti che questo ente non deve solo occuparsi della manutenzione alle strade - cosa che tra l'altro viene svolta in maniera puntuale - ma di tante altre problematiche che sono comunque attinenti al territorio e altrettanto importanti, tra le quali, la promozione e il sostegno dei valori della pace, del rispAllinea a destraetto, e della solidarietà, che sono tra l'altro i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.

Quindi, francamente non capisco la critica che è stata mossa alla Provincia e nel caso specifico al Consiglio provinciale, ne tanto meno il nesso tra la frana sulla statale 74 e la mozione per la depenalizzazione del reato di omosessualità.

Forse è l'ennesimo esempio di una propaganda elettorale di basso livello che ritengo inutile e poco edificante, perché non porta davvero niente di buono ai cittadini.

* Presidente del Consiglio

della Provincia di Grosseto

giovedì 5 marzo 2009

NO ALL'INNALZAMENTO DELL'ETA' PENSIONABILE DELLE DONNE A 65 ANNI

Non condivido la proposta del governo di adeguare l'età pensionabile degli uomini e delle donne innalzandola per quest'ultime a 65 anni.
Siamo in un paese dove non vi è parità di accesso al lavoro tra uomini e donne, dove ancora le donne subiscono discriminazioni, sul salario, e su alcuni tipi di contratti.
Siamo in un paese con gravi carenze per quanto concerne i servizi sociali per le famiglie e dove le donne si sobbarcano nella maggior parte dei casi, l'educazione della prole, nonchè la cura di bambini ed anziani, e grandissima parte dei lavori domestici.
Una donna lavoratrice che va in pensione a 60 anni ha lavorato almeno il doppio di un uomo che arriva ai 65 anni e per di più ha svolto anche un servizio sociale sopperendo alle carenze dello stato.
Quindi dobbiamo fare ancora molta strada per arrivare ad una parità degna di questo nome, ed il governo prendendo a pretesto la risoluzione della Commissione Europea dimostra ancora una volta il concetto conservatore che ha della donna.

martedì 3 marzo 2009

CONDIVIDO IL PENSIERO DI ANNA RITA BRAMERINI ASSESSORE REGIONALE AMBIENTE SUL NUCLEARE

Nucleare? Ecco perché è un errore

Oggi nel mondo ci sono 438 centrali nucleari.

Producono il 16% dell’energia elettrica planetaria.

Attualmente sono 30 gli impianti in costruzione (uno solo in Europa) nei Paesi in via di sviluppo e 120 annunciati (in Cina e India).

Il reattore in corso di realizzazione in Finlandia, che dovrebbe servire da modello per il nucleare italiano di terza generazione concordato fra Sarkozy e Berlusconi, ha 38 mesi di ritardo, e - venduto per 3 miliardi - è già costato 5,4. Per questo Siemens ha annunciato che abbandonerà il progetto.

E’ vero che una centrale nucleare da 1000 MW funziona con 30 tonnellate di uranio, ma l’Agenzia internazionale per l’energia dice che le riserve basteranno al massimo per altri cinquanta anni.

Se Cina e India costruissero le centrali annunciate, l’uranio sarebbe disponibile solo per venticinque anni.

Il rispetto della sicurezza impone costi elevati che nessun privato si sogna di sobbarcarsi.

Obama ha cancellato i fondi pubblici destinati al nucleare.
Il problema delle scorie non è risolto e il sistema che si vorrebbe adottare in Italia prevede che il combustibile nucleare rimanga molto più a lungo nel reattore, con una usura e una radiotossicità molto più elevate.

I tempi di costruzione di una centrale sono di circa venti anni e la cosiddetta quarta generazione, più sicura, non sarà pronta prima del 2030.
Questo è il quadro complessivo basato sui fatti (non su ideologie o pregiudizi) in base ai quali la Regione ha approvato un Piano energetico che esclude il ricorso al nucleare.

Entro il 2020 dobbiamo invece ridurre i gas serra del 20 per cento, aumentando del 20 per cento risparmio energetico ed energie rinnovabili, che possono arrivare a produrre fino al 50 per cento dell’energia toscana. Utilizzeremo il gas come fonte di transizione, con la realizzazione del rigassificatore di Livorno e del metanodotto Galsi, e abbiamo chiesto la trasformazione a metano delle centrali di Livorno e Piombino.
Da queste convinzioni devono derivare scelte più oculate e partecipate possibili e l’introduzione delle migliori tecnologie di mitigazione degli impatti. Però la Toscana, se vuole dare senso alla sostenibilità, deve lavorare per sviluppare tutte le fonti di energia rinnovabile.

Diventano allora inaccettabili affermazioni per cui sei pale eoliche accanto a una discarica diventano “un massacro del paesaggio” e un parco fotovoltaico un “paesaggio lunare”; che della geotermia “bisogna fare tabula rasa” e comunque e dovunque c’è sempre “ben altro da fare”.
Se ciò invece prevarrà vorrà dire che abbiamo tutti scherzato.

Ma le conseguenze di questo scherzo non sarebbe difficile immaginarle. Dietro il “benaltrismo” c’è una bella centrale nucleare.

Autore: Anna Rita Bramerini